
Campi di gioco che si trasformano in saloon, colpi proibiti sferrati in un raptus di follia. Capita anche ai grandi dello sport: abbiamo categorizzato le loro gesta, ecco tutti quelli che sono entrati nel... fight club

Raptus improvvisi, momenti di follia: capitano anche ai più grandi campioni, che quando reagiscono danno vita a momenti che con lo sport non hanno nulla a che vedere. Abbiamo provato lo stesso, però, a categorizzarli…

Categoria “FIGHT CLUB”. Danilo Gallinari vs Jito Kok. Le immagini del Gallo furioso hanno già fatto il giro del mondo. Un raptus di follia, con il pugno sferrato all’avversario durante Italia-Olanda nella Trentino Cup che gli procura anche la frattura del metacarpo. Danno e beffa, come si dice in questi casi -

Ron Artest vs Ben Wallace (e tifoso). Restiamo nel basket, stessa categoria. È il 19 novembre 2004 quando il Palace of Auburn Hills di detroit si trasforma in un gigantesco saloon durante una partita tra Pistons e Indiana Pacers. A perdere la testa è quel cattivone di Artest, che commette un brutto fallo sul pivot avversario: reazione e scatta la rissa. Quando gli animi si sono calmati, dagli spalti piove un bicchiere su Artest, che non ci vede più, raggiunge il tifoso colpevole del lancio e si appresta a suonargliele di santa ragione. Lo fermano in quattro, mentre attorno scoppia di nuovo l’inferno. Squalifica per tutta la stagione, nel 2011 cambierà nome in Metta World Peace perché “I bambini devono capire il concetto di pace nel mondo” -

Eric Cantona vs Matthew Simmons (tifoso del Crystal Palace). Scena tristemente nota, che come accade in questi casi non ha fatto altro che alimentare il mito di King Eric: geniale, folle, istintivo. 25 gennaio 1995: dopo essere stato espulso per un fallo di reazione, Cantona viene insultato da un tifoso avversario e reagisce con un calcio in stile kung-fu. Morale: 120 ore di servizio civile e squalifica di nove mesi determinante a fine stagione, dato che lo United perde il campionato per un punto, finendo dietro al Blackburn -

Valencia vs Inter. Doveva essere un ottavo di finale di Champions 2007 (con i nerazzurri costretti a vincere dopo il 2-2 dell’andata), si è trasformato nella “rissa del Mestalla”. A tempo scaduto, un contrasto tra Cruz e Ayala accende la miccia. Spintoni e insulti, sul ring Materazzi, Burdisso e Marchena. Finché, senza farsi notare, si avvicina al gruppo Navarro, che parte dalla sua panchina, assesta un pugno sul naso a Burdisso e poi scappa. Gesto vigliacco che non gli viene perdonato: lo inseguono in tre provando a stenderlo ma lui è più veloce persino di Cordoba -

Felipe Melo vs Matias Mier. Aprile 2017, fischio finale di Penarol-Palmeiras di Copa Libertadores. L’ex interista provoca e colpisce l’avversario con un pugno, scatenando una rissa che finisce per coinvolgere tutti i giocatori in campo e poi anche i tifosi sugli spalti. Non dite che non aveva avvisato: il giorno della presentazione aveva “promesso”: “Se dovrò dare un calcione, darò un calcione; se giocherò contro l'Uruguay e dovrò dare una pedata in faccia a un uruguagio, darò una pedata in faccia a un uruguagio. Fa parte del mio modo di giocare. Sempre con responsabilità, eh? Perché ho 33 anni adesso, e ovviamente la mia idea non è quella di lasciare la squadra con uno in meno...” -

Felipe Melo vs tutti. Ancora lui, ma quella il brasiliano del Galatasaray, espulso, si era limitato a provocare la tifoseria del Besiktas mentre usciva dal campo. Poi si gode gli effetti del suo gesto: i tifosi invadono il campo armati di sedie e bastoni e parte la mega rissa -

Categoria “MOZZAFIATO”. Mexes vs Mauri. Gennaio 2015, Mexes espulso perde la testa e prova a strozzare Mauri. Poi se la prende anche con Cana e devono portarlo via di peso. Quando torna in sé, presenta le sue scuse: “Non avevo fatto niente di che sul campo, ho preso il rosso e ho reagito in una maniera sbagliata. Ho 4 figli, non è un buon esempio da parte di un padre, chiedo scusa a tutti” -

Zidane vs Materazzi. La testata “mondiale” più famosa della storia. Italia campione del mondo nel 2006 anche grazie alla follia di Zizou che non regge di fronte alla provocazioni del difensore azzurro e lo incorna. L’arbitro non vede la scena ma intuisce la gravità e la carriera del francese si chiude così -

Categoria “HANNIBAL”. Suarez vs Chiellini. Del “vampiro” uruguaiano si è detto e scritto tutto. Al Mondiale 2014 non resiste alla tentazione e per la terza volta in carriera azzanna un avversario. Di tutte le sue vittime ha sempre detto “irritanti e provocatori” -
Morsi e rimorsi storici vent'anni dopo Tyson
Romero vs Altidore. Scena simile nella recente Gold Cup, quando il giocatore salvadoregno assaggia l’americano durante un calcio d’angolo. Altidore, intimorito dalla marcatura, si protegge la parti basse; ma il pericolo viene dall’alto… -
Morsi e rimorsi storici vent'anni dopo Tyson
Tyson vs Holyfield. Qui siamo davvero su un ring, soltanto che Iron Mike sembra non ricordarsi dei limiti imposti a chi pratica la “nobile arte”. Morso all’orecchio dell’avversario e pezzetto di “prova” del delitto sputato a terra -
Morsi e rimorsi storici vent'anni dopo Tyson
Categoria “LAMA”. Totti vs Poulsen. Una provocazione studiata a tavolino, come verrà dimostrata in seguito. Che però porta i suoi frutti, per i danesi. Euro 2004, quello del “biscotto” che elimina l’Italia: i cattivi presagi si intravedono già nella gara d’esordio degli Azzurri, quando il Pupone con le treccine reagisce alle angherie dell’avversario con un sputo, ripreso da una telecamera danese che lo “marcava” a uomo. Tre giornate di squalifica, Europeo finito -

Rijkaard vs Voeller. Italia ’90, Germania-Olanda è derby tra i tre tedeschi dell’Inter e i tre olandesi del Milan. Uno di questi, però, se la prende con il romanista Voeller. Scaramucce e uno sputo storico, rosso per entrambi che si avviano negli spogliatoi a testa bassa -
Quando Germania-Olanda era un derby di Milano
Mihajlovic vs Mutu. Lazio-Chelsea, il palcoscenico è quello della Champions 2003. La mano dei giudici europei è decisamente pesante e Sinisa rimediò otto giornate di stop. Poi, da tecnico, si ritroverà ad allenare Mutu nella Fiorentina

Categoria “GAMBALUNGA”. Rossi vs Marquez. Altro caso che ha segnato la storia di uno sport. In Malesia, penultima prova del Mondiale 2015, il Dottore lotta per il titolo con Lorenzo, ma sulla sua strada trova un Marquez più agguerrito che mai. Esasperato, lo spinge fuori pista allargando il ginocchio: a Valencia, ultima prova, parte dal fondo. Ci mette il cuore, ma la rimonta non riesce

Categoria “L’AMORE VINCE”. Ibrahimovic & Civelli. E poi ci sono i casi in cui trionfa l’amore. Il difensore del Nizza nel 2013 adotta la tecnica del bacio sul collo per provocare Zlatan, che reagisce spintonando il suo spasimante e beccandosi il giallo -
I baci più famosi dello sport