Judo, i 10 motivi per guardare il Mondiale di Budapest su Fox Sports

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Ivano Pasqualino

Fabio Basile esulta dopo la conquista dell'oro olimpico a Rio 2016 (foto getty)
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Per la prima volta sarà possibile vedere un Mondiale di judo in tv: da lunedì 28 agosto a domenica 3 settembre (dalle 16 alle 18), Fox Sports trasmetterà in diretta le finali di Budapest sul canale 204 di Sky. Da Fabio Basile a Odette Giuffrida, ecco 10 buoni motivi per non perdersi neanche un incontro

“C’è sempre una prima volta”, si saranno ripetuti a non finire gli appassionati di judo, desiderosi di vedere un giorno in diretta tv un Mondiale di questa nobile arte marziale. Quel giorno è finalmente arrivato. Da lunedì 28 agosto a domenica 3 settembre (dalle 16 alle 18), Fox Sports trasmetterà live per la prima volta le finali del Mondiale di judo in programma a Budapest (canale 204 di Sky). Questa disciplina è ormai molto diffusa in Italia, soprattutto tra i giovani (come numero di praticanti è inferiore soltanto a calcio e nuoto, con oltre 84mila tesserati). Tuttavia, la minore visibilità spesso comporta una scarsa conoscenza da parte del grande pubblico. Proviamo allora a scoprire insieme i dieci motivi principali per cui sarà importante seguire il Mondiale di judo di Budapest.

  1. Il ritorno di Fabio Basile: Il nome di Fabio Basile resterà per sempre impresso nella storia dello sport Italiano. Il judoka di Rivoli, ai Giochi di Rio, ha vinto la medaglia d’oro numero 200 nella storia dello sport azzurro alle Olimpiadi. Tuttavia, dopo essere diventato campione olimpico della categoria 66 kg nell’estate 2016, Fabio è rimasto lontano dalle competizioni per un anno, un po’ per riposo un po’ per scelta, impegnato in altre attività insolite per un judoka (come uno show televisivo in prima serata). Ad esclusione del Grand Slam di Tokyo, per Fabio sarà la prima gara ad alto livello dopo la conquista dell’oro. L’Italia del judo è ansiosa di capire in che condizione arriverà a questo Mondiale. Lui ha le idde chiare: “Voglio diventare il primo italiano nella storia a vincere un Mondiale e un’Olimpiade”. Vedremo se il nostro campione olimpico ci regalerà un’altra notte magica come quella di un anno fa a Rio.

  2. La rivincita di Odette: È strano associare la parola “rimpianto” a un’atleta di appena 22 anni. Eppure Odette Giuffrida, judoka romana di origini siciliane, sogna di poter disputare la rivincita di quella finale olimpica dei 52 kg persa a Rio contro la fenomenale Majlinda Kelmendi. L’atleta kosovara era la favorita a Rio, lo sarà anche a Budapest. Ma la nostra azzurra è un mix di forza, fede e cuore. Farà di tutto per prendersi la sua rivincita. Si presenta al Mondiale da vicecampionessa olimpica, eppure qualche problema fisico potrebbe compromettere la sua gara.

  3. Il Mondiale dei record: Quello di Budapest sarà il primo grande torneo senior del quadriennio olimpico che porterà all’Olimpiade di Tokyo 2020. Anche per questo tutti i maggiori atleti del mondo saranno presenti. Sarà un Mondiale da record: 794 judoka in gara (482 uomini e 312 donne), provenienti da 134 Paesi. In palio 14 titoli individuali (7 uomini, 7 donne), più un titolo a squadre miste. Saranno assegnate in totale 60 medaglie, in una cornice meravigliosa come la Budapest Sports Arena, impianto da 12mila spettatori. Gli italiani in gara saranno 8, ovvero quattro uomini: Elios Manzi (60 kg), Fabio Basile (66 kg), Antonio Esposito (81 kg), Matteo Marconcini (81 kg); e quattro donne: Francesca Milani (48 kg), Odette Giuffrida (52 kg), Edwige Gwend (63 kg), Assunta Galeone (78 kg)

  4. La leggenda vivente Riner: Nello sport esistono i campioni. E poi esistono le leggende. Teddy Riner è sicuramente una leggenda vivente. È semplicemente l’atleta più vincente nella storia del judo. Campione olimpico e campione mondiale in carica. In carriera ha vinto tre medaglie alle Olimpiadi (due ori e un bronzo), è stato 8 volte campione del mondo e 5 volte campione europeo. A Budapest andrà alla ricerca del suo nono titolo mondiale. Ha perso soltanto 7 volte in carriera, una di queste contro il nostro Paolo Bianchessi per yuko. L’ultima sconfitta di Riner risale a 7 anni fa: era il 13 settembre 2010, il francese veniva sconfitto a Tokyo nella finale del Mondiale Open. Il colosso francese (135 kg per 2 metri) manca dal tatami da un anno, precisamente dal 12 agosto 2016, giorno in cui vinse l’oro a Rio. Rivederlo in gara a Budapest sarà un vero piacere.

  5. L’esordio della gara a squadre miste: Uno dei motivi che renderà storico il Mondiale di Budapest, è l’esordio assoluto della gara a squadre miste in una competizione senior. La gara a squadre miste sarà presente anche all’Olimpiade di Tokyo 2020, aderendo dunque al progetto Agenda 2020 promosso dal Comitato Olimpico Internazionale e dal suo presidente Thomas Bach. Invece delle due solite gare a squadre (divise in maschile e femminile), ci sarà un’unica gara a squadre miste. Ogni team avrà in squadra tre donne (57 kg, 70 kg, +70 kg ) e tre uomini (73 kg, 90 kg, +90 kg). La gara a squadre miste finora è stata provata soltanto al Mondiale cadetti under 18 di Santiago a inizio agosto con un buon riscontro (oro alla Russia, argento al Brasile, bronzo a Georgia e Giappone).

  6. La nuova generazione del judo italiano: il Mondiale di Budapest sarà l’occasione per vedere sul tatami tre italiani esordienti in un Mondiale senior, che rappresentano il futuro del judo azzurro. Francesca Milani, 23 anni, nata a Roma, è l’erede di Valentina Moscatt nella categoria 48 kg. Campionessa italiana in carica, arriva al Mondiale dopo l’argento all’European Open di Bucarest e il quinto posto al Grand Prix di Hohhot. Tra gli uomini c’è grande attesa per Elios Manzi nella categoria 60kg, 21 anni, nato a Santa Teresa di Riva (provincia di Messina). Il giovane judoka delle Fiamme Gialle ha disputato un solo torneo quest’anno, ottenendo l’argento all’European Open di Bucarest, che segnava il suo rientro alle gare dopo l’Olimpiade di Rio (conclusa con una sconfitta onorevole contro il campione Kim Won Jin) . La prima parte di stagione è infatti stata caratterizzata da qualche problema fisico, che l’ha costretto anche a rinunciare all’Europeo. Nella categoria 81 kg siamo curiosi di vedere anche Antonio Esposito, 22 anni, nato a Napoli, anche lui al debutto in un Mondiale senior. Oro ai Mondiali Junior del 2013 a Ljubljana, un oro e due argenti agli Europei under 23. Tra i senior il suo miglior piazzamento è il 5° posto al Grand Prix di Hohhot due mesi fa.

  7. L’urlo in sospeso di Marconcini e Gwend: Salire sul podio in un’Olimpiade è come lasciare un segno nella storia dello sport. Matteo Marconcini (81 kg) ed Edwige Gwend (63 kg) sperano che il loro appuntamento con la storia sia stato semplicemente rimandato. Entrambi hanno sfiorato il sogno della medaglia olimpica a Rio, chiudendo al 5° posto. Entrambi sono rimasti con quell’urlo di gioia strozzato in gola. Entrambi, adesso, sperano di riuscire a salire sul podio a Budapest per cancellare l’amarezza di Rio. Adesso è tempo di vincere una medaglia importante.

  8. Il sogno finale di Assunta: Quando nel judo sorpassi i 30 anni, inizi a percepire quel dolce senso di nostalgia che ti porta spesso a guardare indietro nel tuo album dei ricordi, piuttosto che guardare avanti. Questo non è successo ad Assunta Galeone, 31 anni, nata a Napoli, che arriva a questo Mondiale da veterana del gruppo azzurro. Qualcuno pensa possa essere il suo ultimo grande torneo prima dal ritiro dalle competizioni, lei preferisce concentrarsi su quella medaglia che ancora le manca al Mondiale per coronare la sua carriera. Meglio pensare all’immediato futuro, per adesso.

  9. Sfida fra titani: Teddy Riner non sarà l’unica ragione per seguire le gare dei pesi massimi. Il Mondiale di Budapest offrirà agli appassionati di judo una categoria +100 kg più spettacolare che mai. La leggenda francese dovrà vedersela con atleti come Lukas Krpalek (campione olimpico nella 100kg, passato da poco tra i pesi massimi), Guram Tushishvili (campione europeo in carica a soli 22 anni), David Moura (colosso brasiliano, 1° nel ranking mondiale con 2820 punti). Sarà una vera e propria sfida tra titani sul tatami.

  10. Le nuove regole: A partire da dicembre 2016, il mondo del judo ha subito un’importante rivoluzione. Tante nuove regole sono state introdotte nel quadriennio che porterà gli atleti all’Olimpiade di Tokyo 2020. Questo significa che il Mondiale di Budapest sarà il primo torneo senior in cui i campioni d tutto il mondo sperimenteranno il nuovo regolamento. Alcuni esempi? Eccoli qui: non sarà più possibile vincere un incontro per shido, sia i combattimenti maschili che quelli femminili dureranno quattro minuti, non esisteranno più gli yuko, due waza-ari non daranno più vita a un ippon, sarà possibile accumulare solamente tre shido, visto che il terzo darà luogo ad un hansoku-make.