I 10 momenti di sport del 2017: ecco cosa non dimenticheremo

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Domenico Motisi

SKY SPORT PER UPDAY. Dall’addio di Totti all’Italia fuori dal Mondiale. Dal trionfo di Federica Pellegrini alla caduta di Re Bolt. Dalle rinascite di Federer e Nadal ai successi di Hamilton e Márquez: quello che sta per concludersi è stato un anno che per certi versi ha riscritto la storia di varie discipline. Ecco 10 momenti che non dimenticheremo

Alcuni pensano che negli anni dispari le emozioni sportive possano essere numericamente inferiori: non essendoci grandi manifestazioni come i Mondiali di calcio o le Olimpiadi, si è portati a considerare questi 12 mesi come una transizione in attesa delle annate a cifra pari. Lo sport, però, non conosce anni pari o dispari, non aspetta tornei importanti o scadenze quadriennali: ogni stagione fa storia a sé e il 2017 di storia ne ha scritta tanta. Se qualcuno considerava quest’anno come un semplice passaggio tra Rio 2016 e Russia 2018, non aveva fatto i conti con gli dei dello sport. Ecco i 10 momenti indimenticabili degli ultimi 365 giorni

L’Italia non si qualifica ai Mondiali

Impossibile non pensare al 2017 come all’anno in cui la nazionale di calcio italiana è rimasta fuori dal Mondiale di Russia 2018. Non succedeva da 60 anni, da quando gli azzurri non si qualificarono per la fase finale della Coppa del mondo che si è giocata in Svezia nel 1958. Proprio la Svezia è stata la squadra che ha spezzato le speranze di Buffon e compagni. Difficile spiegare quanto successo, impossibile individuare un colpevole: dall’ormai ex Ct Gian Piero Ventura al dimissionario presidente della Federazione Carlo Tavecchio, passando per un gruppo di calciatori che evidentemente non sono riusciti a centrare un obiettivo che in molti davano per scontato. In realtà, in Russia non ci andremo e – che piaccia o no – questa débâcle sarà ricordata per sempre e rappresenta uno dei momenti più significativi del 2017.

Il trionfo di Federica Pellegrini

Parlare di una vittoria di Federica Pellegrini non è in sé un momento sconvolgente che segna un anno sportivo. La fuoriclasse di Spinea è una delle nostre atlete più vincenti nella storia eppure l’impresa di Budapest della scorsa estate, più di tante altre, sarà per sempre indelebile. L’avevamo lasciata a Rio in lacrime nel 2016 a pochissimi centesimi da una medaglia olimpica che sembrava alla sua portata. In tanti pensavano che quella fosse la sua ultima possibilità di tornare su un podio che conta nella “sua” distanza: i 200 metri stile libero. Per un momento forse l’ha pensato anche lei, troppo forte la delusione e troppo forte l’alieno americano che di nome fa Katie Ledecky. Invece no, al Mondiale ungherese, contro ogni pronostico, la Divina mette in riga tutte, anche la primatista mondiale dei 400, degli 800 e dei 1500. Federica vince la medaglia d’oro e chiude la sua carriera sui 200 stile da campionessa del mondo. 

L’acquisto record di Neymar

Non sempre un’annata viene ricordata soltanto per quanto avviene durante le competizioni. Anche il contesto, spesso, può diventare a suo modo storico. Quanto successo a Parigi il 3 agosto 2017 è stato qualcosa di mai visto, impensabile e per certi versi incredibile. Il Paris Saint Germain versa nelle casse del Barcellona l’intera clausola di rescissione di uno dei suoi campioni: Neymar. Il brasiliano si trasferisce in Francia per la cifra record di 220 milioni di euro, più del doppio rispetto all’acquisto più caro (fino ad allora) nella storia del calcio. Il presidente Nasser Al-Khelaifi rende così la sessione estiva del calciomercato 2017 tra le più memorabili di sempre. 

Il ritorno dei duelli tra Federer e Nadal

Il 2017 non poteva essere un anno migliore per gli appassionati e i romantici del tennis. Neanche il più ottimista avrebbe pronosticato un ritorno a livelli così alti di due mostri sacri come Roger Federer e Rafael Nadal. È stato come se una macchina del tempo avesse riportato i due fuoriclasse indietro di 10 anni. Già il 29 gennaio basterebbe per rendere indimenticabile questo 2017: la finale in 5 set degli Australian Open è stata la fotografia dell’anno intero. A Melbourne vince King Roger ma il maiorchino si riprende Parigi per la decima volta, poi a Wilmbledon tocca ancora allo svizzero che raggiunge il punto più alto della sua stagione sollevando il suo ottavo trofeo sull’erba più famosa del mondo. È forse questa la fotografia più bella degli ultimi 12 mesi tennistici. Per una perfetta par condicio, però, Nadal conquista gli Us Open pareggiando così il conto degli slam stagionali con il rivale di sempre. 

Il ritorno dei duelli tra Federer e Nadal

Il 2017 non poteva essere un anno migliore per gli appassionati e i romantici del tennis. Neanche il più ottimista avrebbe pronosticato un ritorno a livelli così alti di due mostri sacri come Federer e Nadal. Come se una macchina del tempo avesse riportato i due fuoriclasse indietro di 10 anni, già il 29 gennaio basterebbe per rendere indimenticabile questo 2017: la finale in 5 set degli Australian Open è stata la fotografia dell’anno intero. A Melbourne vince King Roger ma il maiorchino si riprende Parigi per la decima volta, poi a Wilmbledon tocca ancora allo svizzero che raggiunge il punto più alto della sua stagione sollevando il suo ottavo trofeo sull’erba più famosa del mondo. È forse questa la fotografia più bella degli ultimi 12 mesi tennistici. Per una perfetta par condicio, però, Nadal conquista gli Us Open pareggiando così il conto degli slam stagionali con il rivale di sempre.Il ritorno dei duelli tra Federer e Nadal

 

 

Il 2017 non poteva essere un anno migliore per gli appassionati e i romantici del tennis. Neanche il più ottimista avrebbe pronosticato un ritorno a livelli così alti di due mostri sacri come Federer e Nadal. Come se una macchina del tempo avesse riportato i due fuoriclasse indietro di 10 anni, già il 29 gennaio basterebbe per rendere indimenticabile questo 2017: la finale in 5 set degli Australian Open è stata la fotografia dell’anno intero. A Melbourne vince King Roger ma il maiorchino si riprende Parigi per la decima volta, poi a Wilmbledon tocca ancora allo svizzero che raggiunge il punto più alto della sua stagione sollevando il suo ottavo trofeo sull’erba più famosa del mondo. È forse questa la fotografia più bella degli ultimi 12 mesi tennistici. Per una perfetta par condicio, però, Nadal conquista gli Us Open pareggiando così il conto degli slam stagionali con il rivale di sempre. 

Il doblete Champions del Real Madrid

Da quando la Coppa dei Campioni è diventata Champions League nel 1993, mai una squadra aveva vinto due edizioni consecutive della manifestazione calcistica per club più importante. Dal 3 giugno 2017, però, questo tabù è stato infranto: Real Madrid di Zinedine Zidane batte per 4-1 la Juventus a Cardiff e conferma il titolo vinto a San Siro nel 2016. Comunque fosse andata la finale contro tra Juventus, sarebbe stato un momento storico ma purtroppo per i bianconeri il 2017 non sarà ricordato per primo triplete del club torinese bensì per lo storico bis madrileno firmato Cristiano Ronaldo. 

La sconfitta Mondiale di Usain Bolt

I numeri, i record e le medaglie dicono che Usain Bolt è stato (e chissà per quanto tempo ancora lo sarà) l’uomo più veloce di tutti i tempi, ma quello che doveva essere un addio trionfale è diventato il giorno della sua più bruciante sconfitta. Il recordman giamaicano, infatti, non è riuscito a confermare il titolo mondiale né nei 100 metri, né nella staffetta 4x100. Il 5 agosto 2017, nella gara più attesa dell’anno, la medaglia d'oro è andata all'americano Justin Gatlin con il tempo di 9.92, l'argento all'altro statunitense Christian Coleman in 9.94, mentre Bolt è arriva soltanto terzo con un deludente 9.95. Ancora più significativa la conclusione dell’ultima esibizione in assoluto, la staffetta 4x100: il fuoriclasse si infortuna e non riesce a concludere la sua performance. Difficile accettare questa immagine dell’uomo che ha cambiato per sempre la storia dell’atletica leggera, ma il 2017 è stato anche l’anno della caduta di un re. 

Juventus 6 leggenda

Uno strapotere iniziato nella stagione 2011-2012 e che nel maggio del 2017 diventa storico. La Juventus vince il suo sesto scudetto consecutivo: mai un’era vincente in Italia aveva registrato un dominio di tale portata. Un risultato che assume una dimensione impressionante se si pensa che in Europa nelle tre leghe più competitive (Spagna, Germania e Inghilterra) nessuno ha mai eguagliato un primato simile. Dal primo dei sei titoli consecutivi fino all’ultimo (finora) sono cambiati diversi fattori: allenatori, calciatori e avversari, ma la costante sempre è lo scudetto cucito sulla maglia bianconera. Una maglia che in questo 2017 può essere definita leggendaria. 

Ancora una volta Marc Márquez

I tifosi italiani e ducatisti hanno sperato fino alla fine, ma il campione del mondo della Moto Gp (ancora una volta) è stato il fenomeno spagnolo Marc Márquez. Al termine di una stagione incredibile, nella quale uno straordinario Andrea Dovizioso ha lottato per il titolo fino alle ultime curve dell’ultimo gran premio, l’immagine che resterà negli annali è quella del classe ’93 che evita una caduta ormai certa a pochi km dal traguardo di Valencia. Nessun altro sarebbe riuscito a rimettere in verticale quella moto, soltanto Márquez poteva compiere un miracolo del genere portando a termine la gara (conclusa al terzo posto) e aggiudicandosi meritatamente il sesto titolo mondiale della sua carriera, il quarto in Moto Gp negli ultimi cinque anni. 

L’addio al calcio di Totti

Il 28 maggio 2017 è una data che resterà per sempre nella storia del calcio italiano e mondiale. È il giorno dell’ultima partita di Francesco Totti con la maglia della Roma. Ovviamente l’ultima partita in giallorosso coincide anche con l’addio al calcio giocato visto che per il capitano non può esserci altra divisa se non quella che ha indossato dal 1993 al 2017. Quasi 25 anni di fedeltà assoluta, un ragazzino che diventa leggenda e che lega il suo nome a Roma e alla Roma. Il match contro il Genoa diventa così l’ultima esibizione del fuoriclasse nel suo Stadio Olimpico. Quel giorno non hanno pianto soltanto lui e i suoi tifosi: il saluto della curva, il giro di campo con la moglie e i figli, le note di Venditti in sottofondo e la lettera dedicata al popolo giallorosso hanno commosso tutti. Un momento indelebile nella storia del calcio. 

Lewis Hamilton il cannibale

Lewis Hamilton il cannibale

Feste glamour, star dei social network ma soprattutto campione del mondo di Formula Uno. Il 2017 è stato senza dubbio l’anno perfetto per Lewis Hamilton ha conquistato il mondiale per la quarta volta in carriera. Un titolo che lo proietta definitivamente tra i piloti più vincenti di sempre, arrivato oltretutto a dieci anni esatti dal debutto in F1. Dopo aver duellato nelle stagioni precedenti con il suo compagno di scuderia, Nico Rosberg, quest’anno Lewis ha piegato la resistenza della Ferrari di Sebastian Vettel. Nulla da fare per il tedesco, il 2017 è stato l’anno del campione di Stevenage.