Il campione della UFC si è consegnato alla polizia dopo una notte di follia in cui, insieme «ad altri 20 esagitati», ha assalito un pullman con all'interno alcuni atleti della MMA. Vetri rotti e un lottatore rimasto ferito, Michael Chiesa. Alla base dell'insano gesto probabilmente la decisione di togliergli il titolo sabato prossimo
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Una notte di follia per Conor McGregor. Il campione della UFC si è infatti reso protagonista di una serie di atti di rabbia e violenza nei confronti di un pullman di lottatori MMA dopo il Media Day tenutosi al Barclays Center di New York. Non è ancora del tutto chiaro cosa abbia scatenato la pazzia dell’irlandese e cosa lo abbia spinto a scagliarsi così contro il pullman che trasportava gli atleti, tra cui il bersaglio principale Nurmagomedov, con transenne, bidoni, carrelli, pezzi di metallo e qualunque cosa gli passasse sotto mano in quel momento. McGregor, che non ha agito da solo, è riuscito a frantumare i vetri e a ferire il pesso leggero Michael Chiesa che ha riportato una serie di tagli al volto. All’irlandese è stato subito applicato un mandato di comparizione per «aver assalito un edificio insieme ad altri 20 esagitati» e dopo qualche ora è stato lui stesso ad arrendersi e consegnarsi alla polizia per farsi interrogare. Secondo gli ultimi aggiornamenti sono tre i capi d'accusa imputati al 29enne di Crumlin, tra cui quello di atti vandalici. Si aspettano ora quindi gravi conseguenze per il campione UFC che sabato avrebbe perso il suo titolo dopo la decisione presa dal presidente della Lega di Arti Marziali Miste, Dana White, di toglierli la cintura perché dal 2016 non ha più partecipato a un evento UFC. A contendersela ci saranno Max Holloway e Khabib Nurmagomedov, quest’ultimo al centro di un alterco con McGregor a causa di un diverbio molto pesante con Lobov, compagno di allenamenti da lungo tempo dell’irlandese.
"Non pronunciare mai il mio nome - aveva detto infatti Nurmagomedov in un video pubblicato su youtube dopo essere stato definito un pisciasotto -. Mi hai capito? Non ti sento, figlio di p....." Sono questi motivi al momento le ipotesi più accreditate per ‘giustificare’ l’assalto di McGregor. “Non mi priverete di nulla…” aveva scritto invece il campione in carica, su Twitter, ripreso la scorsa notte dal video di un telefonino durante il gesto di follia: "Sono arrivati alla fermata dei pullman e si sono scatenati, lanciando bidoni, transenne e tutto quello che trovavano - ha confermato White - Si è spaccato uno dei finestrini e poco dopo Chiesa è stato ferito gravemente. Sanguina anche da una mano oltre che dal volto. Tutti sono scossi, questa è la cosa più disgustosa che sia mai accaduta nella storia dell'UFC. In questo momento non voglio avere niente a che fare con lui. Vuoi davvero corteggiarlo per interviste e per comprare i suoi combattimenti? Non credo che nessuno vorrà farlo adesso. Non so se è drogato o qual è il suo accordo, ma come ti viene in mente di comportarti così? Stiamo parlando di un ragazzo che ha appena avuto un bambino".
La dinamica
L'episodio si è verificato mentre Nurmagomedov stava uscendo dal piano inferiore dell'arena. Mentre l'autobus avanzava verso l'uscita, McGregor e la sua squadra hanno tentato di salire a bordo prima che uno di loro rompesse una finestra, lasciando parecchi passeggeri coperti da pezzetti di vetro. McGregor ha continuato a cercare di entrare nel furgone, anche afferrando un guardrail ad un certo punto, e non riuscendoci ha colpito il pullman prima con un bidone della spazzatura e poi con un dolly, riuscendo a infrangere il vetro prima di essere fermato dai presenti.