Mezzo secolo fa, il 16 ottobre 1968, Tommie Smith e John Carlos mostravano il pugno chiuso sul podio olimpico di Città del Messico, dopo la finale dei 200 metri. Federico Buffa rievoca quel famoso episodio nella terza puntata della serie #skybuffaracconta il 1968, disponibile su Sky On Demand
Il 16 ottobre 1968, esattamente 50 anni fa, nello stadio Olimpico di Città del Messico due atleti americani compiono un gesto che resterà per sempre nella storia dello sport. Tommie Smith e John Carlos, due velocisti statunitensi di colore, arrivano primo e terzo nella finale olimpica dei 200 metri piani. Smith riesce anche a stabilire il nuovo record del mondo con 19,83 secondi. Al secondo posto chiude l’australiano Peter Norman. Ma cosa rese quel podio così speciale? Un gesto fortemente simbolico. Durante la premiazione ufficiale, Smith e Carlos ricevono le rispettive medaglie di oro e di bronzo. Dopo aver ricevuto le medaglie, i due atleti si voltano verso la bandiera degli Stati Uniti. Al momento dell’inno, Smith e Carlos abbassano la testa e alzano al cielo il pugno chiuso, avvolto da un guanto nero. Il fotografo John Dominis riesce a immortalare quell’immagine, diventata poi simbolo delle proteste per i diritti civili dei neri. Un episodio diventato famoso nel 1968 e che 50 anni dopo possiamo rievocare attraverso il racconto di Federico Buffa. La terza puntata della serie #SkyBuffaRacconta il 1968 si focalizza sull'Olimpiade di Messico 1968 dove, dentro e fuori dal terreno dei giochi, successero cose che non potranno mai essere dimenticate e che hanno ancora oggi il sapore della storia. La serie #SkyBuffaRacconta il 1968 è disponibile su Sky On Demand.
Due pugni verso il cielo
Il gesto storico del doppio pugno nero alzato da Smith e Carlos sul podio, che Buffa racconta nella terza puntata della miniserie sul 1968, è stato tanto iconico e potente da diventare soggetto di un monumento nel campus universitario San Josè State University. L'opera è stata dedicata ai due campioni statunitensi nel 2005 da un’associazione studentesca. Il monumento, ricoperto di azulejos, le tipiche ceramiche lusitane, è dell’artista portoghese Rigo 23 e sorge a pochi metri dalla biblioteca intitolata a Martin Luther King. Un’incisione ne ricorda il riferimento storico e poi incita i visitatori con la frase: "Take a stand" ("Prendete posizione, non siate indifferenti"). La memoria e l’impatto simbolico di quel gesto di 50 anni fa hanno ispirato decine di raffigurazioni, graffiti murari, quadri, rielaborazioni artistiche e fantastiche che in tutto il mondo hanno amplificato il potente significato comunicativo di quell’istante.