Coronavirus Lazio, ordinanza: dal 1° settembre ok al pubblico per eventi sportivi minori

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Un'ordinanza della Regione ha autorizzato la presenza del pubblico in eventi sportivi che non superino i 1000 spettatori per gli stadi all'aperto e i 200 per quelli al chiuso

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Dal primo settembre il pubblico del Lazio potrà partecipare a singoli eventi sportivi minori che non superino il numero massimo di mille spettatori per gli stadi all’aperto e di duecento spettatori per gli impianti sportivi al chiuso. Lo ha disposto un’ordinanza della Regione che prevede sempre dalla stessa data l’apertura degli asili nido per i bimbi da 0 a 36 mesi. La presenza del pubblico è comunque consentita esclusivamente nei settori degli impianti sportivi nei quali sia possibile assicurare la prenotazione e assegnazione preventiva del posto a sedere e la possibilità di “adeguati volumi e ricambi d’aria, nel rispetto del distanziamento interpersonale, sia frontalmente, sia lateralmente, di almeno un metro con obbligo di misurazione di temperatura all'accesso e utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie". 

L’ordinanza della Regione Lazio sugli altri settori

Ulteriori misure previste poi per la prevenzione e gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19: l'aggiornamento riguarda tutto il pacchetto di misure a suo tempo decise in relazione alla riapertura delle attività economiche, produttive e sociali: ristorazione, attività turistiche (stabilimenti balneari e spiagge), attività ricettive, servizi alla persona (saloni di barbieri e parrucchieri, centri estetici, istituti di bellezza, servizi di manicure e pedicure, attività di tatuaggio e piercing), commercio al dettaglio, commercio al dettaglio su aree pubbliche (mercati e mercatini degli hobbisti), esercizi commerciali di abbigliamento e calzature, centri commerciali, uffici aperti al pubblico, piscine, palestre, manutenzione del verde, musei, archivi e biblioteche, attività fisica all'aperto, noleggio veicoli e altre attrezzature, informatori scientifici del farmaco, aree giochi per bambini, circoli culturali e ricreativi, formazione professionale (e corsistica collettiva) teorica e pratica, cinema e spettacoli dal vivo, parchi tematici e di divertimento, sagre e fiere locali, servizi per l'infanzia e l'adolescenza (centri estivi). Viene sottolineato che in base ai tre set di indicatori

relativi "alla capacità di monitoraggio", alla "capacità di accertamento diagnostico, indagine e di gestione dei contatti", infine alla "stabilità di trasmissione e alla tenuta dei servizi sanitari", l'applicazione al contesto regionale del Lazio restituisce - alla data di adozione dell'ordinanza - una matrice di "rischio basso/ moderato". Inoltre è stato ritenuto opportuno, visto l'andamento della situazione epidemiologica del territorio regionale che permane in una condizione di costante controllo ed esiguità del numero di contagi comunque riconducibili a cluster prontamente circoscritti, di proseguire con la ripresa del tessuto economico e sociale della Regione attraverso un ulteriore definizione della Linee guida adottate per la riapertura delle attività economiche, produttive e sociali.