Boxe, è morto Sandro Mazzinghi: fu campione del mondo superwelter degli anni '60

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Uno dei più grandi pugili italiani, campione del mondo superwelter nel '61 e grande rivale di Nino Benvenuti, si è spento a Pontedera a 81 anni dopo una breve malattia. Ne dà notizia la famiglia, precisando che la salma dell'ex iridato verrà ora esposta nel Santuario del Santissimo Crocefisso di Pontedera. Lunedì prossimo i funerali

Il pugilato italiano piange la scomparsa di uno dei suoi più grandi interpreti: si tratta di Sandro Mazzinghi, campione del mondo superwelter nel 1961, morto all’età di 81 anni all’ospedale Lotti di Pontedera, dove era ricoverato da alcuni giorni per una ischemia, aggravatasi nelle ultime ore. A darne la notizia la famiglia sul profilo Facebook dell’ex pugile: “Diamo il triste annuncio della scomparsa”, scrivono la moglie Marisa e i figli David e Simone. “Tutti sapete quanto amore aveva per il prossimo e per l'onestà che ha sempre avuto nei confronti di tutti. Per noi oggi è un giorno triste ma non possiamo che andare orgogliosi per l'uomo, l'atleta, il Campione e il padre che stato. Ciao Babbo non ti dimenticheremo mai resterai sempre con noi e con tutti quelli che ti hanno voluto bene”. La salma sarà esposta nel Santuario del Santissimo Crocefisso di Pontedera dove è stata organizzata la camera ardente, mentre i funerali verranno celebrati lunedì 24 agosto sempre nella cittadina toscana. 

La rivalità con Nino Benvenuti

Considerato un vero e proprio guerriero del ring, istintivo e molto aggressivo, la carriera di Mazzinghi ha vissuto tantissimo sulla rivalità con un altro grandissimo del pugilato italiano, quel Nino Benvenuti medaglia d'oro a Roma nel 1960 capace di batterlo per due volte (la prima a Milano, la seconda a Roma) non senza alcune polemiche da parte del toscano nei confronti di giudici e federazione. Un confronto, quello tra i due, certamente duro, ma sempre caratterizzato da un profondo rispetto, come ricordato da Benvenuti all'Ansa poche ore dopo la notizia della sua morte: "Per parlare di Sandro Mazzinghi bisogna trovare le parole migliori. Ci siamo battuti, sono sempre state battaglie dure, ma l'ho sempre rispettato e ora lo ricordo con affetto. La nostra è stata una rivalità come quella fra Coppi e Bartali, abbiamo diviso l'Italia dello sport. "Sul ring Sandro era un guerriero", aggiunge. "Ti metteva paura, lo guardavi negli occhi e capivi che per lui c'era solo il volerti sopraffare, voleva vincere a tutti i costi. E per batterlo dovevi dare veramente qualcosa in più".

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