Morto a 79 anni Antonio Inoki, aveva combattuto anche con Muhammad Ali

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E' morto in Giappone a 79 anni Antonio Inoki per tanti anni icona del wrestling mondiale e successivamente politico giapponese. E' stato uno dei pionieri delle arti marziali miste nel suo paese divenendo famoso nel 1976 dopo un incontro con Muhammad Ali a Tokyo. E' stato senatore dal 1989 al 1995. Ha smesso di combattere solo nel 1998 e fu rieletto parlamentare nel 2013

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Il noto wrestler giapponese Antonio Inoki, tra i pionieri della Mixed Martial Art, e successivamente politico impegnato nel sociale è morto all'età di 79 anni. Nato a Yokohama, Inoki si trasferì da studente in Brasile, dove incontrò un noto impresario giapponese che convinse il giovane ragazzo a diventare un lottatore professionista all'età di 17 anni. Inoki, famoso per il fisico statuario e il mento prolungato, insieme all'altro wrestler giapponese, Shohei 'Giant' Baba, è considerato l'artefice del successo del wrestling moderno, con la fondazione della lega professionistica a partire nel 1972 e l'avvento della televisione a bordo ring. Una popolarità aumentata dopo lo storico incontro con Muhammad Ali, nel 1976 al Nippon Budokan di Tokyo, capace di attrarre una audience globale. Ritiratosi dal ring ufficialmente nel 1988, l'anno dopo fu eletto al Parlamento tra le file del partito 'Sport e Pace' da lui stesso fondato. Inoki si distinse per la sua intensa attività diplomatica, prima in Iraq nel 1990 per il rilascio di ostaggi giapponesi all'inizio della  Guerra  del  Golfo,, e poi nel corso degli anni in Corea del Nord, per trattare con il regime di Pyongyang, tramite canali non ufficiali, la questione degli ostaggi nipponici. Nel luglio 2020 i primi segnali di una salute precaria che lo ha costretto sulla sedia a rotelle negli ultimi mesi. Secondo i media giapponesi sarebbe morto per un attaco di cuore

Inoki impegnato nell'incontro esibizione contro Muhammad Ali