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Lo sport nella Costituzione italiana: ok definitivo della Camera

giornata storica

Paolo Aghemo

Con 312 voti favorevoli (raggiungendo così la maggioranza dei due terzi dei componenti) la Camera ha approvato all'unanimità in via definitiva la riforma costituzionale in materia di attività sportiva, che prevede, all'articolo 33 della Carta, che "la Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme"

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Fare sport è un diritto. Lo sancisce per la prima volta in 75 anni la Costituzione italiana. E lo sport unisce perché ha un valore universale. Il parlamento ha votato la nuova formula dell'articolo 33 della nostra carta il cui incipit è “L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento”. Nel testo viene inserito questo passaggio: "La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell'attività sportiva in tutte le sue forme". 

Il ruolo di Mauro Berruto

L'approdo di un percorso legislativo partito dal mondo sportivo con il ruolo centrale nell'iniziativa del deputato ex c.t. dell'Italvolley Mauro Berruto, la collaborazione degli enti di promozione sportiva e l'appoggio determinante del Coni, che ha sensibilizzato tutte le forze politiche in modo trasversale. L’iter ha superato la scorsa legislatura per approdare infine a Montecitorio. Un traguardo storico che amplia e rafforza il significato dello sport per il paese. Allo stesso tempo l'articolo 33 diventa il punto d'appoggio dal quale fare partire le iniziative legislative per supportare la pratica sportiva. 

Dalle parole ai fatti

La missione è trasformare le intenzioni in fatti concreti. La costituzione offre l'opportunità di incidere fin da subito sul mondo della scuola in cui ci sono ampi margini di crescita per lo sport. Partendo dai finanziamenti per la costruzione di palestre e piscine, l'inserimento di insegnati qualificati e dando impulso alla collaborazione con le federazioni per far crescere il movimento sportivo scolastico, che può diventare il primo passo verso l'attività agonistica. 

Un diritto e un lavoro

Interventi concreti da accompagnare a un messaggio culturale: fare sport contribuisce al benessere psicofisico. Diminuendo la possibilità delle patologie ha anche un effetto positivo sulla spesa del sistema sanitario nazionale. L'industria sportiva, considerando l'indotto, ha un impatto dell'1.5 % sul PIL. Lo sport può essere un lavoro, ma diventa innanzitutto un diritto: allo studio iniziative per aiutare le famiglie che hanno difficoltà a permettersi le attività dei figli, oltre ad interventi nelle città per creare spazi pubblici dedicati alla pratica sportiva: l'articolo 33 della Costituzione dovrà renderli di più facile attuazione.

Abodi: "Riforma costituzionale punto di svolta"

La riforma costituzionale rappresenta "un punto di svolta" e "il solenne impegno di costruire assieme una sostanza rispetto ad una modifica costituzionale, frutto ponderato, valutato di quanto fosse necessaria".  Lo ha affermato, intervenendo in Aula, il ministro per lo Sport, Andrea Abodi. "Considero lo sport -ha detto ancora l'esponente dell'Esecutivo- una difesa immunitaria sociale, mi auguro che questa definizione aiuti tutti a comprenderne l'importanza e a comprendere l'importanza del rafforzamento delle difese immunitarie in senso generale e tanto più quelle sociali. Da parte mia il dovere di garantire sul mio onore che è quello che è scritto non rappresenti semplicemente un'enunciazione di un principio, ma l'inizio di un percorso di responsabilità, dove sono sicuro che saremo tutti dalla stessa parte, a fare in modo che ci sia attuazione dal punto di vista sociale, sostanziale, perché lo sport non sia soltanto la celebrazione delle vittorie, ma sia l'affermazione dei principi e dei valori dei quali siamo tutti portatori e beneficiari, a vantaggio soprattutto dei nostri figli, dei nostri nipoti e di quelli che verranno".  

Malagò: "Degno riconoscimento"

"Primo sostenitore dall'avvento della presidenza Coni, primo firmatario per avviare l'iter formale, oggi fiero dell'inserimento dello sport nella Costituzione grazie alla totale convergenza politica. Degno riconoscimento per il valore civile, sociale e culturale del movimento". E' il tweet del presidente del Coni, Giovanni Malagò, dopo l'ok definitivo della Camera all'ingresso dello sport all'interno dell'articolo 33 della Costituzione. 

Pancalli: "Ora più ottimismo per il futuro"

"L'ingresso in Costituzione dello sport rende all'attività sportiva il valore che merita dal punto di vista politico, sociale ed economico. E' un messaggio importante per uno sport che deve guardare con rinnovato ottimismo al futuro". Così il presidente del Cip (Comitato italiano paralimpico), Luca Pancalli, ha commentato l'ok definitivo della Camera all'ingresso dello sport all'interno dell'articolo 33 della Costituzione. "E tentiamo di ripartire dalla scuola: oggi ci sono molti ostacoli per i ragazzi ma mi auguro che possa iniziare da lì il riconoscimento al mondo dello sport, per una scuola indistintamente aperta a tutti e che non lascia indietro nessuno", ha concluso Pancalli.