Abodi a Sky: "Migliorare modi e luoghi in cui fare sport"

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Andrea Abodi e Filippo Tortu hanno partecipato oggi al talk 'Sky Up The Edit e i valori dello sport' nell’ambito delle celebrazioni di Sky 20 anni.  “Lo sport in Costituzione: un traguardo raggiunto ma anche l’inizio di una nuova tappa”, le parole del ministro per lo Sport e i giovani. Tortu: “Portiamo i grande eventi sportivi di ieri e oggi nelle scuole italiane”

SKY UP THE EDIT, IL PROGETTO SKY PER INCLUSIONE DIGITALE NELLE SCUOLE

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La nuova edizione di Sky Up The Edit – presentata oggi durante le celebrazioni per i 20 anni di Sky -invita a riflettere sui valori dello sport, come l’inclusività, il rispetto, la collaborazione e la capacità di lavorare in gruppo, temi che da sempre Sky ha a cuore. A parlarne, dal palco del Museo Nazionale Romano–Terme di Diocleziano, a Roma, il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, il direttore di Sky Sport Federico Ferri, il presidente dell’A.S. Luiss, Luigi Abete e il velocista Filippo Tortu. 

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Abodi: "Sport in Costituzione un traguardo, ma anche inizio di una nuova tappa"

Lo sport arriva in Costituzione ma l’Italia resta il quarto paese come “sedentarietà” nell’OCSE. Come si colma questo divario?

"Lo sport in Costituzione lo considero un traguardo raggiunto ma anche l’inizio di una nuova tappa, perché non è la presenza dello sport in Costituzione a determinare la soluzione ai nostri problemi. E’ molto importante l’impostazione che è stata data, il riconoscimento del valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme per due ragioni: innanzitutto mettiamo insieme tre elementi che devono viaggiare insieme cioè l’aspetto educativo, quello sociale e di promozione del benessere psicofisico; poi  perché lo sport è una realtà caleidoscopica, con tanti volti, tante articolazioni, dallo sport professionistico allo sport sociale, dalle infrastrutture più sofisticate a quelle di base, lo sport olimpico e paralimpico. Questa rappresentazione dello sport in tutte le sue forme ci indica una strada maestra, che ci permette di arrivare al vero e proprio diritto, consegnato nelle mani dei beneficiari, gli studenti. Partiamo dalle scuole ed è un bene che si festeggino i 20 anni di Sky attraverso degli impegni che prevedono sia attività di medio-lungo periodo che quotidiane: dobbiamo far comprendere all’opinione pubblica che ci sono tappe sistematiche che devono consentire il trasferimento dello sport a scuola non come fatto incidentale ma come fatto strutturale. Una scuola su due è senza palestre, nella scuola primaria si inizia a fare attività in quarta elementare, c’è ancora tanta strada da fare".

 

Cosa intende per “sistema immunitario sociale” che trae beneficio dalla pratica sportiva?

"Significa ribadire che l’attività motoria, la cultura del movimento, fa bene al corpo, alla mente e all’anima, e quindi va alimentata per contrastare la sedentarietà, che si trasforma in un danno economico certificato di circa quattro miliardi l’anno, dieci volte più del finanziamento pubblico dello sport. E’ comprovato che dove c’è sportività, lì è migliore la qualità della vita, sia individuale che collettiva".

 

Parte Sky Up The Edit, che si concentra sui valori dello sport. Qual è l’importanza di questo progetto?

"Parliamo sempre della necessità di migliorare i luoghi dello sport, dagli oratori agli stadi. Io credo che si debba migliorare anche i modi in cui facciamo sport. Questo progetto aiuta a lavorare sulle infrastrutture immateriali, un fattore decisivo per la crescita collettiva. Nelle 25 mila scuole abbiamo lavagne digitali per la didattica: utilizziamole per l’enorme patrimonio di emozioni, rivissute attraverso le immagini, le testimonianze e i racconti dei quali Sky è sempre stata protagonista, aprendo una strada nuova nel racconto sportivo. Tutto questo patrimonio in archivio deve uscire fuori, al di là del fatto che le persone vadano a testimoniare nelle scuole: è più facile far viaggiare i contenuti che le persone e possiamo dare un contributo formidabile in termini formativi ed educativi, e anche di promozione del benessere psicofisico, attraverso le testimonianze. Usiamolo bene questo patrimonio, e grazie a Sky perché lo sta facendo".

 

Tortu: "Importante portare i grandi eventi nelle scuole"

Cosa ha significato per te l’esperienza di coniugare università e agonismo sportivo? E’ più emozionante una medaglia olimpica o un 30 all’Università?

"Il 30 è un grande traguardo però le emozioni della vittoria olimpica non le ho provate in nessun’altra occasione della mia vita. Io vengo da uno sport che per 364 giorni l’anno è individuale, l’atletica, che insegna quanto sia importante lavorare su te stesso. Invece quando entri a far parte della staffetta e l’atletica diventa uno sport di squadra le dinamiche cambiano e capisci cosa significhi far parte di una squadra, come sia bello vincere e perdere insieme. Per un atleta la formazione è fondamentale, spesso ci si dimentica che noi atleti siamo ragazzi normali, facciamo qualcosa di speciale, ma sentirsi realizzati porta benefici anche all’attività fisica e quindi di conseguenza buoni risultati all’università possono portare grandi risultati sulla pista. La Luiss, da questo punto di vista, è l’esempio migliore in Italia e in Europa".

 

Con Sky Up The Edit – I valori dello sport si porta il racconto sportivo nelle aule.

"Io sono cresciuto con Sky Sport, mi sono appassionato di sport grazie ai documentari sulle Olimpiadi di Roma del 1960 che vedevo quando ero studente. Oggi è importante portare i grandi eventi sportivi nelle scuole: guardate cosa è successo in tanti Paesi durante i recenti mondiali di basket: le partite delle Nazionali venivano trasmesse in classe, in diretta! Credo che operazioni del genere vadano fatte anche in Italia: i grandi eventi sportivi del presente e del passato vanno portati nelle aule".