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Marcell Jacobs e Filippo Tortu, due amici che vogliono riscrivere la storia dell'atletica

Atletica

Lia Capizzi

Due amici che vogliono riscrivere la storia e battere il record di Mennea. Tortu è esplosivo, Jacobs è potente. Chi dei due riuscirà per primo a scendere sotto il muro dei 10 secondi?

MEETING SAVONA, 100M: FILIPPO TORTU VINCE IN 10"03

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La strana coppia. Tortu è esplosivo, nella fase di slancio si esalta, ha un'eleganza di corsa che raramente si vede in pista. Jacobs è potente dividendosi tra la pista e la pedana del lungo. Il 23enne nato in Texas ma cresciuto in Italia, a Desenzano, che si allena a Udine con l'ex primatista del triplo Paolo Camossi, sembra avere ingaggiato una guerra con il vento. A Savona in batteria corre in 10"04 con più di 3 metri a favore, quindi non omologabile. Come due anni fa, quando a Bressanone realizzò 8 metri e 48, mai nessuno in Italia aveva mai saltato una misura simile, anche in quel caso però il vento era troppo. Il tabù di Eolo per Jacobs, che finalmente sta affrontando una stagione senza infortuni o acciacchi. Ci tiene ad arrivare davanti a Tortu. Così come Filippo, più giovane di tre anni, ci tiene a vincere. Il duello è tra chi dei due riuscirà a scendere per primo sotto il muro dei 10 secondi, il sacro Graal della velocità. Potrebbe accadere già la prossima settimana all'Olimpico di Roma. Per ora il 10"01 del grande Mennea resiste, anche se il 10"03 di Savona firmato Tortu vale pure di più perchè realizzato a livello del mare. La memoria di Mennea viene custodita con delicatezza dalla moglie Manuela, solitamente schiva e riservata. Presente in prima fila alla presentazione del Golden Gala dieci giorni fa: seduta proprio faccia a faccia con Filippo, il ragazzino di 19 anni che più di tutti si è avvicinato al marito e promette di andare oltre. La storia dello sport insegna, due campioni rivali che non si sopportano, che si guardano in cagnesco, sono una manna, rendono avvincente ogni sfida. Il discorso non vale per loro due, non c'è verso di alimentare un dualismo feroce. Niente da fare. Filippo e Marcell si stimano e si vogliono pure bene. Forse per una volta è l'amicizia ad essere accattivante.