Filippo Tortu 3° nei 100 metri al Golden Gala di Roma in 10''04''. Vince Baker

Atletica

Lia Capizzi

Filippo Tortu (@Coninews)

Nella quarta tappa della Diamond League, il giovane sprinter milanese sfiora ancora il record italiano di Pietro Mennea: nei 100 metri chiude terzo in 10''04 dietro all'americano Baker e al francese Vicaut. "Non mi aspettavo tutto questo, ci speravo e sta succedendo"

FILIPPO TORTU: LO SPECIALE DI SKY SPORT

E' concentrato con la mente leggera ma il boato dell'Olimpico gli mette i brividi. Un intero stadio tutto per lui, per Filippo e pure per l'amico Marcell Jacobs. I due azzurri della velocità una vittoria l’hanno già ottenuta, quella del consenso, di un entusiasmo che per gli spinter di casa nostra non si respirava da tempo. La partenza non è il punto di forza di Tortu ma al Golden Gala si supera e si promuove, come commenta lui dopo. Il lanciato invece è la grande bellezza del 19enne brianzolo di origine sarda. Esplosivo, una eleganza rara. Il neo lo trova lui: si è scomposto nel finale cercando di raggiungere Baker (Usa) che vince in 9”93 miglior crono mondiale stagionale. Filippo chiude terzo, ottiene lo scalpo dell’ argento mondiale Coleman (Usa) che gli arriva dietro (10”06). Tortu non migliora il 10”03 di Savona ma questo 10”04 di Roma è la conferma che lui e papà Salvino cercavano: costanza e continuità. La barriera dei 10 secondi ce l’ha ne mirino, a patto che non diventi una ossessione per lui e per Jacobs. Il 23enne allenato da Paolo Camossi paga l’emozione, 10”19, un lunghista come lui è meno abituato a correre con troppi rivali forti, paradossalmente corre meglio quando è da solo.

Adesso sotto con il lavoro, che continua. Tre settimane di allenamenti a limare i dettagli, a correggere le imperfezioni e poi li rivedremo ancora in pista a Madrid il 22 giugno. Sempre insieme. Come insieme chiedono il sostegno degli italiani da qui ad agosto con gli Europei di Berlino come obiettivo: “Abbiamo bisogno di voi”, recitano Filippo e Marcell in coro. E’ una esigenza reciproca, tutta l’atletica azzurra ha bisogno di loro due.

L'emozione di Tortu

"Una gara del genere fa un certo effetto. Gli altri sono partiti fortissimo e io non ho corso nemmeno benissimo tanto che stavo anche per cadere per raggiungerli, ma sono soddisfatto", ha spiegato a caldo il velocista azzurro, osannato dal pubblico prima del via. "Sentire quel boato - ha aggiunto - quando hanno letto il mio nome è stata la cosa più bella del correre stasera a Roma. Non mi aspettavo tutto questo, ci speravo e sta succedendo". Un'ottima giornata per l’atletica azzurra: "Sia io sia Marcel Jacobs (l'altro azzurro in gara, settimo in 10.19, ndr) abbiamo fatto una gara notevole, dopo Savona abbiamo alzato l'asticella. Si tratta lo stesso di un risultato enorme - aggiunge Tortu - e io sono contento. Abbiamo dato un forte segnale a tutto il movimento, e anche in chiave europea abbiamo dimostrato che venderemo cara la pelle".