Processo penale sul doping. È durato 4 ore e 20 minuti l'incidente probatorio con la discussione della perizia biologica effettuata dai Ris di Parma sulle due provette contenenti le urine del marciatore altoatesino. Al termine, Schwazer ha parlato al microfono della nostra Lia Capizzi
Al tribunale di Bolzano, giovedì è stato il giorno dell'udienza chiave nell'ambito del processo penale sul doping di Alex Schwazer. Davanti al Gip Walter Pelino, è durato 4 ore e 20 l'incidente probatorio con la discussione della perizia biologica effettuata dai Ris di Parma. Il colonnello Giampietro Lago ha esposto le anomalie riscontrate nelle due provette contenenti le urine del marciatore altoatesino. In entrambi i campioni la concentrazione di DNA è più alta rispetto alla norma, con pure una notevole differenza tra la provetta B che ha dati 3,5 superiori a quelli alla provetta A. Successivamente, Lago ha risposto ai vari quesiti delle parti, i legali e i periti di Schwazer, della Wada e della IAAF, la Federazione Internazionale di Atletica Leggera che ha ordinato il controllo antidoping all'alba del 1 gennaio del 2016. Momenti di tensione in aula quando la Wada, l'agenzia mondiale Antidoping, ha presentato un referto inedito, per contestare la perizia dei Ris. Al termine della lunga udienza il Gip si è riservato di decidere sulle richieste presentate dalle parti. Si chiude dunque con un rinvio, in attesa della decisione.