L'Università belga di Louvain-la-Neuve (a circa 30km dalla capitale Bruxelles) farà svolgere gli esami nel centro sportivo di Blocry, precisamente sulla pista di atletica indoor. Una soluzione trovata per venire incontro alle esigenze degli studenti che non dispongono di una connessione wifi a banda larga e avrebbero difficoltà a sostenere le prove da casa
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Il Belgio "corre" verso la normalità: l'Università Cattolica di Louvain-la-Neuve farà svolgere gli esami nel centro sportivo di Blocry, precisamente sulla pista di atletica indoor.
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Una soluzione trovata per venire incontro alle esigenze degli studenti che non dispongono di una connessione wifi a banda larga e avrebbero difficoltà a sostenere le prove da casa.
Il centro polifunzionale di Blocry è tra i più attrezzati in Belgio e consente - normalmente - attività sportive di ogni disciplina, dal nuoto al calcio (foto dal sito ufficiale)
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Dall'18 maggio il Paese è entrato nella Fase 2 e anche nell'impianto di Blocry sono ripresi gli allenamenti degli sportivi.
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Dal 18 maggio in Belgio sono stati riaperti negozi, musei e mercati all'aperto, mentre all'università l'accesso è limitato alle attività di ricerca e alle funzioni didattiche che non possono essere svolte in remoto. Obbligo di mascherina e distanziamento sui mezzi e più in generale nei luoghi pubblici al chiuso.
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In Belgio - al 28 maggio - sono oltre 57mila i casi confermati di Covid-19 e 9.388 i decessi.
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Ottignies-Louvain-la-Neuve è un comune di 50mila abitanti nella provincia del Brabante Vallone (circa 30 km a sud della capitale Bruxelles). Una cittadina famosa tra i giovani belgi per essere a misura di studenti: sono oltre 30mila quelli residenti.
Lo scorso dicembre, in occasione di un evento, la visita della regina Mathilde del Belgio all'University Catholique de Louvain.
Con la diffusione del Coronavirus, all'Università di Louvain è nata la progettazione di "Breath4life", un nuovo tipo di respiratore.
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