Atletica, la Diamond League a Doha. Il meeting LIVE su Sky
oggi alle 18Il secondo appuntamento con la Diamond League è in Qatar. Tanti i protagonisti nel meeting di Doha, da seguire live su Sky Sport Collection dalle ore 18
Almeno un vantaggio nel gareggiare a Doha è evidente: nessun rischio di andare incontro a una giornata da orsi polari come a Gateshead, dove freddo, pioggia e vento hanno disintegrato ogni possibilità di risultato nell’apertura della Diamond League. Al Qatar Sport Club (diretta oggi, venerdì 28 maggio, dalle ore 18 su Sky Sport Collection) i problemi sono semmai quelli del caldo, che certo non riguardano gli sprinter i cui muscoli si esaltano alle alte temperature. Altra occasione di verifica per gli americani, da metà giugno impegnati con le forche caudine dei Trials per la selezione Olimpica. Felix Bednarek, sui 200, appare ormai stabile sotto i 20”, a Gateshead ha messo in fila senza discussione Andrè De Grasse e Adam Gemili, che ritroverà in Qatar, dove si esibiranno anche due vecchie conoscenze: Justin Gatlin, che a 39 anni vuol scoprire se è ancora competitivo sulla distanza più lunga, e il turco Ramil Gulyev, iridato quattro anni fa a Londra. Nei 100, in assenza della Dina Asher Smith superba a Gateshead, confronto generazionale tra la nuova stella americana Sha’Carry Richardson e la pluridecorata giamaicana Shelly Ann Fraser-Pryce, la più grande dell’ultimo decennio. Ci sarà anche ottimo mezzofondo e un 400 ostacoli dove, favorito Rai Benjamin, tra i migliori mancherà soltanto il campione del mondo Karsten Warholm.
Quasi nessun europeo, per la contemporaneità con il campionato continentale a squadra in Polonia, ma una bandierina azzurra è presente: quella di grande dimensioni di Zane Wer, pesista sudafricano appena naturalizzato italiano. La stella, ovviamente, sarà Mutaz Ezza Barshim, il vero sceicco del Qatar. Per il due volte campione del mondo del salto in alto comincia in Diamond League l’avventura di una stagione che ha come obiettivo i Giochi di Tokio. La medaglia d’oro olimpica è l’unico trofeo che manca nella bacheca di uno dei più grandi saltatori di ogni tempo.