Dopo la cancellazione lo scorso a causa della pandemia, è tornata la maratona di New York. Tra gli uomini successo del keniano Albert Korir e ottimo terzo posto dell'azzurro Eyob Faniel. Tra le donne successo della keniana Peres Jepchirchnir
'Welcome back, Let's run the city': New York è finalmente tornata a correre, cercando di lasciarsi alle spalle i mesi bui della pandemia, di cui all'inizio è stata uno degli epicentri. Così la 50ma edizione della maratona più prestigiosa al mondo, dopo la pausa dell'anno scorso, si è trasformata in una grande festa per celebrare il ritorno alla vita e alla normalità della Grande Mela, colpita duramente dal virus e dalla crisi che ne è scaturita. E il ritorno della corsa più attesa coincide col ritorno sul podio di un italiano, come a prolungare la lunga e incredibile annata di grandi successi per i colori azzurri. A far sventolare il tricolore nel cuore del Central Park è Eyob Faniel, eritreo naturalizzato italiano delle Fiamme Oro di Padova, arrivato terzo con il tempo 2h09'57" in una gara maschile che ha visto la vittoria del keniano Albert Korir, con il tempo di 2h08'22". Secondo il marocchino Mohamed Reda El Aaraby, in 2h09'06". Tra le donne il successo è andato alla keniana Peres Jepchirchnir con il tempo di 2h22'04". Secondo posto per la connazionale Viola Cheptoo Lagat, terza l'etiope Ababel Yeshaneh. Ma a fare notizia come sempre sono stati i mille colori, i sorrisi, le smorfie di stanchezza delle migliaia di partecipanti, con le ali di folla a sostenerli lungo tutto il percorso con cartelli, bandiere, applausi, urla di incoraggiamento, trombette e campanacci, da Staten Island a Brooklyn, dal Bronx al cuore di Manhattan, passando per il Queens. Finita la competizione tra professionisti la gara si trasforma in una grande festa, un evento folkloristico. Certo, la maratona di quest'anno è andata in scena in versione ridotta: solo poco più di 33 mila i partecipanti, nella stragrande maggioranza americani, visto che gli Stati Uniti riapriranno i propri confini al resto del mondo solo nelle prossime ore, ponendo fine per i vaccinati alle restrizioni sui viaggi legate all'emergenza Covid. Circa 200 gli italiani che hanno corso: come sempre una delle delegazioni straniere più numerose, anche se niente a che vedere con le circa tremila presenze delle ultime edizioni. E c'è stato spazio anche per la storia, visto che a tagliare il traguardo è arrivato un veterano della corsa: Larry Trachtenberg, newyorkese di 77 anni, che a soli 16 anni partecip alla prima mitica maratona della Grande Mela, quella del 13 settembre 1970.