Mondiali atletica, Caster Semenya eliminata nei 5000 m
A Eugene si è rivista Caster Semenya, assente da cinque anni sulla scena mondiale. La sudafricana, costretta a disputare i 5000 metri dopo la regola della IAAF che vieta alle donne con eccesso di testosterone di gareggiare in prove femminili comprese tra i 400 e il miglio, è parsa lontana parente della dominatrice assoluta vista negli 800 e nei 1500, chiudendo con il 28° tempo nelle batterie. Sarà la sua ultima apparizione a questi livelli?
Caster Semenya è tornata sul palcoscenico internazionale a cinque anni dagli ultimi Mondiali di Londra, in cui aveva dominato vincendo l'oro negli 800 e il bronzo nei 1500. La sudafricana è stata costretta a correre a Eugene i 5000 metri a causa della norma della IAAF che vieta alle donne nella sua condizione naturale, ovvero con eccesso di testosterone, di gareggiare in prove femminili comprese tra i 400 e i 1500
Tra sentenze e ricorsi, la sudafricana si sta battendo da anni nei tribunali per far riconoscere a livello mondiale il suo status di atleta intersex
Inserita nella prima batteria, Semenya è ben lontana dai livelli che le hanno consentito di vincere in carriera tre ori olimpici e due mondiali
Caster chiude in tredicesima posizione la propria batteria in 15’46”12, a 54” dalla vincitrice, l’etiope Gudaf Tsegay. Per lei è il 28° tempo sulle 35 atlete in gara, con la conseguente eliminazione. Sarà l'ultima apparizione a livello internazionale di Semenya?