Mondiali di atletica, Tortu: "Darò il massimo per arrivare in finale dei 200 metri"
l'intervistaFilippo Tortu è pronto al debutto mercoledì nelle batterie dei 200 metri: "L'obiettivo è andare in finale". Che è programmata vicina alle batterie della staffetta: "Un errore che gli organizzatori avevano fatto anche all'Europeo"
Inizia il Mondiale di Filippo Tortu: il velocista italiano debutterà a Budapest questo mercoledì nei 200 metri, dove dovrà vedersela in batteria con l'americano Erriyon Knighton e il canadese Andre De Grasse: "L’obiettivo è arrivare in finale - ha detto a Sky Sport -. Sono molto esigente con me stesso: se non lo sono io, chi può esserlo al mio posto? Devo sempre voler fare di più di quello che valgo, anche perché per arrivare in finale devo far di più di quello che valgo ora e di quello che ho sempre fatto. A fine mondiale tirerò una riga e vedrò se essere arrabbiato o soddisfatto e contento"
"Batteria della 4x100 vicina alla finale dei 200, un errore"
La batteria 4x100 ai Mondiali si terrà poche ore prima della finale dei 200 metri: se Tortu arriverà in finale si troverà quindi a gareggiare due volte nel giro di poche ore: “È un problema che non mi sono ancora posto, prima devo fare i 200e capire se effettivamente venerdì correrò la finale. Però penso che sia un grosso errore da pare degli organizzatori, che già avevano fatto l’anno scorso agli europei. Non ho capito perché hanno messo un giorno vuoto tra i 100 e i 200, quando potevano far iniziare prima i 200. Però è così".
Il ricordo dei tre mondiali precedenti
Il Mondiale 2023 è il quarto a cui Tortu partecipa. Nel primo aveva appena 19 anni. Il corridore ricorda le emozioni che ha provato in ognuno di essi, e le differenze: "In tutti i Mondiali che ho fatto ho vissuti emozioni diverse. Il più particolare è stato il primo perché sono arrivato convinto di poter fare qualunque cosa, di poter fare una gara normale. In realtà nel mondale è tutto diverso, ma te ne accorgi con il passare degli anni. Gli altri due sono andati molto bene, ma questo spero di farlo andare meglio".
"Questo caldo non aiuta, ma è così per tutti"
"Sono voluto venire prima a Budapest per ambientarmi e vivere il mondiale nelle piccole cose - ha spiegato nell'intervista a Federica Frola -, mi aiutano a trovare motivazioni in più in vista della gara. Soprattutto mi devo abituare al clima, che è davvero umido e non utile per le corse. Ma è così per tutti..."