L’Emirates Arena di Glasgow è pronta ad accogliere i Mondiali Indoor di atletica leggera. Venerdì il via alla manifestazione ma già da giorni in città si respira l’atmosfera dei campioni
“Il record del mondo? È stato normale per me farlo”, si aprono così i Mondiali di atletica leggera indoor a Glasgow, con le parole di Devynne Charlton. L’ostacolista delle Bahamas condivide il record (7.67) nei 60 ostacoli con Tia Jones, l’americana che non sarà presente per infortunio a questo evento. I 60 ostacoli sono anche uno degli eventi osservati speciali in casa Italia al maschile: Lorenzo Simonelli ci arriva da tre volte primatista italiano e si troverà di fronte i più forti al mondo. L’uomo da battere è Grant Holloway che, come al solito, ha fatto un vero e proprio show durante la conferenza stampa di presentazione: “Fate una domanda a me, guys”, così lo statunitense ha iniziato ad attirare l’attenzione su di sé risvegliando i giornalisti presenti e accedendo l’atmosfera all’Emirates Arena. In Scozia cerca di confermare la vittoria di Belgrado e l'imbattibilità nei 60 ostacoli ottenuta con i ripetuti primati mondiali, l’ultimo a 7.27).
Se Grant Holloway incanta tutti con il suo carisma, non si possono staccare gli occhi da Femke Bol per la sua delicatezza, il completo opposto di quando mangia la pista correndo come nessun’altra i 400 indoor. L'olandese è primatista mondiale al coperto con 49.24: “A Belgrado sono tornata a casa con due argenti e per me era stato fantastico”, ha assicurato, ma sappiamo tutti che l’oro è la sua cup of tea, come dicono da queste parti.
A proposito di corsa, la pista pare ottima e veloce a quanto ci dicono le velociste azzurre. La pluriprimatista italiana Zaynab Dosso è tra le sprinter che hanno impressionato di più nelle ultime settimane insieme alla polacca Ewa Swoboda, già oro europeo, e alla sprinter leader stagionale con 6.99 Julien Alfred. Al maschile ci sarà sua maestà Noah Lyles, il triplice campione del mondo di Budapest, che arriva da favorito con un 6.43 sulla distanza. Il rivale più pericoloso è ancora il connazionale Christian Coleman, già iridato a Birmingham e argento a Belgrado.
Pensando alle possibili medaglie azzurre, nel peso l’argento di Budapest Leonardo Fabbri e l’oro europeo indoor Zane Weir lanciano la sfida al primatista del mondo e due volte olimpionico e iridato all'aperto Ryan Crouser, che è il favorito per riportare il titolo mondiale agli Usa dopo dieci anni. Attenzione al brasiliano Darlan Romani, che due anni fa a Belgrado riuscì nell'impresa di prevalere proprio sullo statunitense e al neozelandese Tom Walsh, due volte all'oro mondiale indoor e sempre a podio nelle ultime quattro edizioni.
Nel lungo l’Italia schiera il talento di Mattia Furlani per continuare a sognare anche contro il più forte, ovvero il greco Miltiadis Tentoglou che parte da favorito per confermare l'oro di Belgrado. Furlani è capofila stagionale e primatista europeo U20 con 8,34. Nelle ultime cinque edizioni, per salire sul podio è stato necessario un salto non inferiore a 8,21. Nelle donne non ci saranno invece la tedesca oro olimpico Mihambo, la serba campionessa mondiale Ivana Spanovic e la britannica oro europeo indoor Sawyers. In pole position allora c’è l'azzurra argento europeo indoor Larissa Iapichino (6,80 agli Assoluti) insieme alla nigeriana d'argento a Belgrado Ese Brume.
Guardando all’ottimo inizio azzurro in questo 2024, negli 800 il primatista italiano Catalin Tecuceanu vanta la leadership cronometrica della stagione in 1:45.00, in una specialità in cui il podio è stato raggiunto solo nell'edizione 1989 a Budapest con il bronzo di Tonino Viali. Lo sport è di casa a Glasgow e l’Emirates Arena è strategicamente posizionata a pochi passi da Celtic Park. L’atmosfera dei campioni si respira già da diversi giorni, ma grazie al loro arrivo e ai primi allenamenti tutto è davvero pronto per dare il via ai Mondiali Indoor di atletica leggera