Kiplimo, record del mondo nella mezza maratona

Atletica

Il record del mondo della mezza maratona sgretolato, con l'ugandese Jacob Kiplimo che lo abbassa di 48'' scendendo per la prima volta sotto la soglia dei 57 minuti. E uno Yeman Crippa sempre più a suo agio sulla distanza

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E' senza dubbio una gara veloce quella per le strade di Barcellona,a quello che ha fatto Jacob Kiplimo è strepitoso. Il 24enne ugandese (campione del mondo di mezza maratona, due volte campione del mondo di cross e argento a Tokyo nei 10.000) è stato sempre in testa da solo e senza 'lepri ed ha chiuso in 56'42'', demolendo di quasi 50 secondi il precedente primato (57'30", stabilito nel 2024 dall’etiope Yomif Kejelcha Atomsa, che lo aveva strappato allo stesso Kiplimo). "Ho preso da subito un buon ritmo - le parole di Kiplimo a fine gara -, ma non pensavo al record del mondo. Quando ho visto che ero su quei tempi, mi sono detto 'tieni il ritmo' ed è andata bene".

Crippa (4°) scende sotto l'ora

Giornata positiva anche per Yeman Crippa, che ha chiuso al quarto posto con il tempo di 59'52'', andando di nuovo sotto l'ora dopo il primato italiano (59'26'') stabilito tre anni fa. Un crono ottenuto con una prova di carattere nonostante qualche problema di stomaco nella gara di esordio stagionale per il campione europeo in carica, doppio oro lo scorso giugno a Roma con il trionfo individuale e a squadre.  Per Crippa un avvio veloce, con passaggi di 14:02 al quinto chilometro e 28:06 al decimo, poi una lieve flessione a causa dei fastidi fisici transitando in 42:28 dopo 15 km e 56:52 al ventesimo, ma è il primo degli europei con la soddisfazione di precedere Abdi Nageeye (Olanda), argento olimpico della maratona di Tokyo e ultimo vincitore di New York, ottavo in 1h00:58. 

"Puntavo ai record italiano ed europeo"

Il trentino delle Fiamme Oro era reduce da un mese di allenamento a Monte Gordo, in Portogallo, sotto la guida del coach Massimo Pegoretti nel cammino di preparazione verso la maratona del 27 aprile a Londra. "Le aspettative erano alte - commenta Crippa - perché puntavo al record italiano con la possibilità di attaccare il primato europeo, 59'13'' dello svizzero Julien Wanders, ma la giornata per me si è rivelata più difficile del previsto per i dolori addominali che mi hanno accompagnato fin dai primi passi. Intorno al settimo chilometro le sensazioni non erano quelle che volevo, stavo correndo da solo e ho anche pensato di fermarmi, però visto il crono parziale al decimo mi sono detto di stringere i denti. Ho avuto la forza di continuare, poco dopo metà gara mi ha raggiunto il keniano Benard Kibe Murkomen e l'ho staccato nel finale per andare in caccia del podio, poi all'arrivo ho dato di stomaco. C'è un po' di rammarico, devo lavorare su queste situazioni e imparare a gestirle, ma un tempo sotto i 60 minuti in queste condizioni non è scontato". 

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