
È la seconda medaglia azzurra in questi Mondiali: "Tre anni fa non mi sarei mai aspettata di vincere una medaglia e oggi sono quasi delusa per l'argento, fa quasi strano - ha detto alla Fidal dopo la gara -. Volevo l'oro per l'Italia e il mio team, continuerò a lavorare. Ho pagato la partenza"
Una grande gara dell'azzurra campionessa d'Europa in carica non basta per quello che sarebbe stato un eccezionale bis nei 60m anche ai Mondiali. Per Zaynab Dosso è comunque un meraviglioso argento a Nanchino: la sua seconda medaglia ai Mondiali indoor (dopo il bronzo a Glasgow nel 2024) e la seconda dell'Italia in questi Mondiali dopo l'oro di Andy Diaz nel salto triplo. Vince la svizzera Mujinga Kambundji in 7.04, autrice di una grande rimonta nel finale, fatale per l'oro dell'azzurra il tempo di reazione in partenza. Completa il podio il bronzo di Patrizia van der Weken in 7.07.
"Orgogliosa, ma volevo l'oro"
"Mi aspettavo molto da me stessa, ma nei 60 la partenza non perdona e io l'ho pagata. Sono comunque molto orgogliosa del mio percorso. Tre anni fa non mi sarei mai aspettata di vincere une medaglia e oggi sono quasi delusa per l'argento, fa quasi strano. Volevo l'oro per l'Italia e il mio team, continuerò a lavorare". Sono state queste le prime parole di Zynab Dosso alla Fidal dopo il secondo posto nei 60m di Nanchino. "È stato difficile correre rilassata dopo la partenza, ma comunque non ho mollato - ha proseguito lei -. Da ispirazione per le nuove generazioni? La cosa mi rende orgogliosa, sono partita dal nulla ed è stato un viaggio lungo, se posso insegnare qualcosa spero di poterlo fare. C'era anche qualche problema? Sì, allo scafoide, nato dagli Europei. Tornata a Roma mi sono allenata tre volte. Ma sono felice di aver corso e grata di questa medaglia".