Tiger Woods ammette: "La mia carriera potrebbe essere finita"

Golf
Tiger Woods in conferenza stampa prima della Presidents Cup (Getty)

Per la prima volta, lo statunitense apre alla possibilità di un ritiro dal golf: "Non so come reagirà il mio corpo, posso colpire al massimo per 50 metri". Tiger non gioca dallo scorso febbraio e ha subito quattro operazioni chirurgiche alla schiena in 18 mesi

Per la prima volta, Tiger Woods ha ammesso che la sua carriera potrebbe essere finita. Il vincitore di 14 Major, senza dubbio il golfista più popolare nella storia, ha paura che i suoi infortuni non rendano possibile un nuovo ritorno sul green. Woods è stato protagonista di una conferenza stampa a New York in occasione della Presidents Cup, in cui svolge il ruolo di assistente capitano per il team USA. Il 41enne non gioca dallo scorso febbraio, quando era tornato in campo dopo aver subito la quarta operazione alla schiena in appena 18 mesi. "Ovviamente sto pensando a una vita senza golf - ha ammesso Woods -. Non so cosa mi riserverà il futuro. Il dolore è passato, ma non so se il mio corpo sarà ancora in grado di sopportare uno sforzo così grande. Al momento la cosa che più mi interessa è quella di recuperare la salute. Poi dovrò capire cosa sarò ancora in grado di fare". 

Woods non è più riuscito a colpire con la mazza dallo scorso aprile, con i medici che hanno limitato il suo raggio d'azione alle 60 yards (54 metri). "Sono ottimista, ma non c'è alcun progetto per un ritorno - ha detto Tiger -. Non posso sapere come reagirà un corpo che ha subito otto operazioni chirurgiche (quattro alla schiena, altrettante alle ginocchia, ndr). Non ho più il corpo di un ragazzino di 20 anni, nessuno può averlo superata la soglia dei 40". Non resta che attendere e sperare che la Tigre, arrestato lo scorso 29 maggio per guida in stato di ebbrezza, possa tornare a ruggire anche sul green.