Dopo 1086 giorni di assenza, il fenomeno californiano torna sul tee che lo ha visto trionfare già in quattro occasioni: "Mi sento un miracolato che cammina, sto vivendo una seconda vita golfistica. E' il torneo più bello del mondo, proverò a vincerlo". Il Masters in diretta esclusiva su Sky Sport HD da giovedì 5
Degli 87 partecipanti al Masters, al via da giovedì ad Augusta (diretta esclusiva su Sky Sport HD), l'uomo più atteso è il numero 103 del ranking mondiale. E' il paradosso di essere Tiger Woods, il golfista più famoso nella storia di questo sport. La 'Tigre' torna al Major di Augusta, vinto quattro volte in carriera, per la prima volta dal 2015, quando chiuse 17°. Da quel momento il buio, con i problemi alla schiena e i tanti guai anche fuori dal green, che lo hanno eclissato in favore della new generation, che ha comunque sempre riconosciuto la sua massima grandezza. Le confortanti prestazione seguite al suo ritorno e soprattutto la seconda posizione nel Valspar Championship e la quinta nell’Arnold Palmer, hanno indotto molti a inserirlo tra i favoriti; in ogni caso sarà lui l’elemento cardine sul quale il Masters ruoterà attorno. L'ultima vittoria al Major di Augusta del campione americano risale però al 2005. Con 14 Major vinti Tiger è secondo nella classifica di tutti i tempi e a 42 anni non ha alcuna intenzione di interrompere la rincorsa a Jack Nicklaus, che ne ha conquistati 18 tra il 1962 e il 1986. Proprio all'Augusta National, nel 1997, arrivò il primo Masters (e Major) per il californiano, che a distanza di 21 anni, è ancora l'uomo da battere, nonostante un vinca un torneo dal 2013, quando trionfò nel Bridgestone Invitational.
"Sono un miracolato che cammina"
Tiger dovrà vedersela sul green con tutti i migliori al mondo. I Top 20 saranno sul tee, a cominciare da Dustin Johnson, Justin Thomas, Phil Mickelson, Paul Casey, Rory McIlroy, John Rahm e Sergio Garcia, detentore del titolo. Proprio dallo spagnolo, Woods vorrebbe il passaggio di consegne della famosa "green jacket": "Sono qui per vincere - ha spiegato sul proprio sito il californiano -. E' uno dei miei tornei preferiti, ma è davvero difficile giocare qui per tante ragioni. Negli ultimi mesi è stato difficile vedere i miei colleghi andare sul green e giocare. Ero davvero debilitato dai tanti infortuni. Ho provato negli ultimi due anni ad essere presente, ma facevo fatica a camminare". Dal 2014, Woods si è sottoposto a cinque interventi chirurgici alla schiena, l'ultimo giusto un anno fa, nell'aprile del 2017: "Ad ogni giorno di gare mi sentivo sempre meglio - ha spiegato -. Ho ritrovato confidenza con i miei colpi, è come se mi fosse stata data una seconda vita golfistica. Mi sento un miracolato che cammina. Il Masters è senza dubbio il torneo più bello e prestigioso del mondo, per il suo pubblico e per l'atmosfera che si respira". Tiger ha trascorso la Pasqua a casa, prima di trasferirsi sul green dove ha effettuato un sopralluogo lo scorso 22 e 23 marzo, riprendendo confidenza con il percorso dove non vince dal 2005 ma in cui ha chiuso nella Top 6 ben sei degli ultimi nove tornei. Per la vittoria bisognerà fare i conti con la Tigre ferita e mai doma.