Secondo giro ricco di emozioni a Città del Messico: Johnson prende il comando, Woods e Molinari recuperano posizioni giocando da fuoriclasse e si rimettono in corsa per la vittoria finale
Il sorpasso in vetta di Dustin Johnson, le rimonte super di Tiger Woods e Francesco Molinari. E ancora: la penalizzazione di Rickie Fowler e le prodezze di Tommy Fleetwood. Show e colpi di scena nel 2° giro del WGC Mexico, primo dei quattro eventi 2019 del World Golf Championship, il mini circuito mondiale del green. A Città del Messico è successo davvero di tutto, con Johnson (numero 3 mondiale) che con 131 (-11) ha guadagnato il comando provvisorio della classifica, relegando al secondo posto Rory McIlroy, affiancato da Matt Kuchar (133, -9). A rubare la scena agli avversari, al Club de Golf Chapultepec, è stato Tiger Woods. L'asso californiano (137, -5), grazie a un parziale super di 66 (-5), ha rimontato 17 posizioni guadagnando l'ottava piazza. "Tutto sommato è stata una bella giornata", ha detto. Sei birdie e un bogey per "The Big Cat", protagonista di giocate sensazionali come quella che l'ha visto uscire dal bunker (con palla a due passi dalla bandiera da 135 yard) alla buca nove (par 4).
Molinari recupera posizioni: è 13°
Sorride anche Chicco Molinari ora 13° (138, -4), alle spalle proprio di Woods, con sette lunghezze da recuperare al leader Johnson. L'azzurro ha mostrato solidità e classe sul green, giocando le seconde nove buche da campione, con un unico errore alla quindici. In Messico grande prova pure per il suo socio Fleetwood. Il britannico (135, -7), quarto con lo spagnolo Garcia, ha siglato la miglior performance di giornata (parziale di 65, -6) insieme al campione in carica Phil Mickelson (solo 39° per il pessimo avvio nel primo round). Delude invece Brooks Kopeka: il numero 2 mondiale (143, +1) non riesce ad andare oltre la 34^ piazza e a metà gara ha già perso ogni speranza di vittoria. Giornata no pure per Rickie Fowler (39° con 144, +2), "vittima" di una discussa nuova regola (la 14.3 b) del golf relativa a un droppaggio considerato irregolare e dunque penalizzato di un colpo