A quasi un anno esatto dal brutto incidente che poteva mettere a rischio la sua carriera Tiger Woods è stato inserito nella World Golf Hall of Fame e ha ringraziato la sua famiglia per i successi ottenuti. Un pensiero in particolare per il padre: "Vorrei che mio padre fosse qui con me, è lui che mi ha fatto iniziare a giocare".
“Il primo ricordo di Tiger è al Masters del 1997. Quello che ha fatto per il gioco da allora è semplicemente monumentale. Non credo di poterlo nemmeno spiegare a parole. Ha avuto un enorme impatto ed una forte influenza su me”. Questo non è soltanto il pensiero di Justin Thomas ma di tutto il mondo del golf che è cresciuto nel mito assoluto di Tiger Woods che entra ufficialmente nella ‘Hall of fame’ all’età di 46 anni senza pensare ancora di smettere davvero di giocare. Tiger ha cambiato il golf fin da piccolissimo, quando ad appena tre anni quel bambino di razza mista proveniente da una famiglia di ceto medio è salito sul palco del Mike Douglas Show e ha incantato Bob Hope, Jimmy Staurt e tutto il pubblico.
Tiger Woods ha cambiato il mondo del golf
Vent’anni dopo il must era guardare la tv perchè c’era Tiger in campo. Il valore di questo sport è cambiato. Woods ha guidato la money list del Pga tour nel 1997 con 2 milioni di dollari. Oggi il Players Championship, ha un montepremi da 3,6 milioni. Gli ascolti tv sono cambiati. Lo stile nel golf è cambiato. Le minoranze hanno cominciato a pensare di poter avere un ruolo nel golf. Da quel momento hanno visto nella Tigre un idolo assoluto. 683 settimane da numero uno del mondo cioè 13 anni e due mesi. In cinque stagioni, dal 1999 al 2003 ha vinto 32 tornei in 101 apparizioni. Tra il 2005 ed il 2009 ne ha vinti 31 su 75. Nominato Player of the Year dieci volte ed altrettante ha chiuso in testa alla money list. Tiger Woods è uno dei soli cinque golfisti nella storia ad aver conquistato il grande slam oltre ad aver vinto 15 major ed incassato un totale di 82 successi. La testimonianza della sua genialità e del suo talento dentro e fuori dal campo è proprio la sua introduzione nella World golf hall of fame nel quartier generale del Pga tour con una speciale presentazione, quella di sua figlia quattordicenne Sam. Ma senza suo padre Earl, lui che lo iniziò a questo sport incrociando da subito gli occhi della tigre...