La 21enne statunitense polverizza di cinque secondi il record del Mondo dei 1500 stile. E' la più forte nuotatrice di tutti i tempi. L'unica capace di batterla, negli ultimi tempi, è stata Federica Pellegrini
E' tornata disumana. Da due anni non realizzava un record del Mondo, dalle Olimpiadi di Rio dove conquistò tre ori individuali nei 200, 400 e 800 stile libero. Katie Ledecky si era semplicemente presa una pausa per tornare e fare il botto. Alle TYR Pro Swim Series a Indianapolis nuota come una dea, sempre leggera ma potente. Già a metà gara c'è da restare a bocca aperta: 8’11” agli 800 metrI. Nella seconda parte di gara l'americana è un metronomo, ogni vasca sotto i 31 secondi, l'ultimo 50 metri addirittura lo chiude in 29"22. Mostruoso. Lei stessa sa di essere stata veloce ma non così tanto e all’arrivo si stupisce schiaffeggiando l’acqua. Migliorare un record di 5 secondi è un'impresa. 15'20"48, polverizzato il precedente (15'25"48) stabilito nel 2015 ai Mondiali di Kazan. E' il suo 14esimo record del Mondo, da quel primo realizzato a Barcellona nel 2013, a 16 anni, una bimba. Adesso che di anni ne ha 21 la Ledecky è già la più forte nuotatrice di tutti i tempi, senza se e senza ma. E’ l’unica capace di dominare a stile libero dai 200 ai 1500. Ha un solo rammarico che c’entra con l’Italia perché l'unica che negli ultimi anni è riuscita a metterle la mano davanti, a batterla, è stata Federica Pellegrini lo scorso agosto nei 200sl ai Mondiali di Budapest. Quest'anno Katie ha deciso di compiere il grande salto passando al professionismo. Continuerà a studiare a Stanford ma non scenderà più in acqua in gare universitarie NCAA, è libera di allenarsi quando e come vuole, è libera di firmare contratti con gli sponsor che prima le erano vietati secondo il rigido status dei dilettanti universitari. Non che abbia bisogno di soldi, è nata già ricca: il papà avvocato e lo zio, ancor più facoltoso, la portavano in tribuna Vip o la mettevano da piccola in braccio ai clienti più famosi come Michael Jordan. Viso delicato, corpo non statuario, è la più piccola tra le rivali ma fa paura e ha sempre fame. Ancor più adesso che i 1500 stile, sua gara del cuore, sono diventati specialità olimpica e debutteranno per la prima volta al femminile ai Giochi di Tokyo 2020. Lei non si nasconde: “Ogni volta che salgo sul blocco penso al record del Mondo”. Lo dice e lo fa. To be continued…