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Nuoto, doping: chiesti 8 anni di squalifica per Filippo Magnini. L'ex azzurro: "Indagine vergognosa"

Nuoto

L'indiscrezione della Gazzetta dello Sport. Oltre alla doppia violazione del codice Wada per consumo o tentato consumo di sostanze dopanti (articolo 2.2) e favoreggiamento (2.9), se ne sarebbe aggiunta una terza: somministrazione o tentata somministrazione di sostanza vietata (articolo 2.8). L'ex azzurro del nuoto: "Evidente ingiustizia dopo tutta la collaborazione nelle indagini e otto mesi si strazio per me"

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La Procura di Nado Italia avrebbe chiesto otto anni di squalifica per Filippo Magnini, ex nuotatore italiano, bronzo ad Atene nel 2004 nella 4x200 stile libero. Alla base del deferimento, oltre alla doppia violazione del codice Wada per consumo o tentato consumo di sostanze dopanti (articolo 2.2) e favoreggiamento (2.9), anche una terza emersa nelle ultime ore: somministrazione o tentata somministrazione di sostanza vietata (articolo 2.8). Magnini, che era stato interrogato lo scorso 30 ottobre, è ancora un tesserato Fin nonostante il ritiro annunciato nel dicembre 2017. L’indagine dell’agenzia antidoping era partita dall’inchiesta penale della Procura di Pesaro sul medico Guido Porcellini a cui il nuotatore si era rivolto. Non sono emersi coinvolgimenti penali di Magnini. 

Le parole di Magnini

"Indagine Vergognosa, è un'evidente ingiustizia. Dopo tutta la collaborazione prestata nelle indagini in questi otto mesi di strazio per me, leggo - spiega Magnini in una dichiarazione - il mio nome ancora sbattuto in prima pagina accostato alla parola doping nonostante, ripeto, la Procura della Repubblica di Pesaro abbia già chiuso il caso dichiarandomi totalmente estraneo ai fatti. Dopo otto mesi di silenzio, oggi, la mia anima ribolle perché questa indagine è vergognosa - aggiunge l'ex iridato - e perché la conclusione, che la Procura antidoping ha fatto propria su fatti che ho circostanziatamente smentito e ri-smentito, è l'essenza dell'ingiustizia più evidente. Al momento opportuno e nelle sedi preposte, tramite i miei legali, porterò alla luce le gravi manomissioni e il tentativo di muovere a mio carico accuse prive di fondamento che hanno caratterizzato questa indagine-farsa a mio danno".

Chiesti 4 anni per Santucci

Per il collega ed ex compagno di Nazionale Michele Santucci, cui è contestata la violazione del solo 2.2 del codice Wada, sarebbero stati chiesti dal Procuratore Pierfilippo Laviani 4 anni di squalifica.