Meravigliosa Simona. La Quadarella è oro negli 800 stile con record storico. Bronzo per Elena Di Liddo nei 100 farfalla. Federica Pellegrini fa 30 con i suoi 200 stile in staffetta. Supersonico Adam Peaty, record del mondo nei 100 rana. Scozzoli quinto
Un oro contro i fantasmi, quelli che si possono infilare perfidamente nella testa di una 19enne da tempo definita una predestinata. L'anno scorso Simona Quadarella ha conquistato un bronzo mondiale nei 1500 da outsider. Qui a Glasgow Simona ci è arrivata con tutti gli occhi puntati, l'etichetta di essere la "Ledecky" europea vissuta come un orgoglio ma pure un peso. La pressione e un dolorino alla spalla hanno complicato la vigilia della sua gara più importante in carriera. Ma non appena si è tuffata Simona ha fatto quello che la mamma le dice sempre: "in acqua spruzzi cattiveria". Un dominio costruito con tanto lavoro alle spalle, guidata dall'allenatore Christian Minotti, le avversarie non l'hanno nemmeno vista e lei ha chiuso con un favoloso 8' 16"35, nuovo record italiano che polverizza quello storico realizzato da Alessia Filippi nel 2009, quando i costumi erano quelli gommati. Una medaglia da dedicare a papà Carlo e a tutta la sua famiglia, numerosa, che la segue dappertutto: una tribù Quadarella che balla. Questo titolo europeo è una pietra miliare per Simona, tesserata per Fiamme Rosse e CC Aniene, le vale la certezza di essere una stella dello stile libero. Non è finita, adesso punta al bis nei 1500 stile, la sua specialità e c'è da giurare che anche nei 400 stile possa azzannare un podio.
Finalmente un podio importante per Elena Di Liddo, pensando al fratello che non c'è più
Il sorriso di Elena Di Liddo sul podio dei 100 farfalla è qualcosa che ti tocca il cuore. La 25enne di Bisceglie guarda in alto e ti immagini il suo pensiero rivolto al fratello Silvio scomparso nel 2009 per una leucemia fulminante. Papà è stato un campione italiano di salto triplo, il fratello Silvio era un campioncino in piscina, di un anno più grande, è per imitare lui che Elena ha iniziato a nuotare e a emergere giovanissima come promessa azzurra a 17 anni. Si era trasferita a Roma ma dopo un anno e mezzo ha capito di aver bisogno di tornare, Elena chiama casa. Da quando è tornata a Bisceglie è rifiorita, ha metabolizzato l'amarezza della mancata qualificazione olimpica a Rio 2016, si è laureata in Scienze delle Attività Motorie e Sportive con tesi sulla Psicologia dello Sport. Il mental training l'ha fatto in primis su sè stessa, tornando ai livelli di quand'era juniores. Nei 100 farfalla vinti dalla svedese Sjostroem la Di Liddo chiude terza (57"58) lasciando sotto il podio Ilaria Bianchi, la regina della farfalla azzurra degli ultimi anni (57"62). Per la bolognese una medaglia di legno che non ne intacca le qualità sempre costanti. Per la pugliese un bronzo che ne aumenta l'autostima: Elena è cresciuta.
La rana mondiale di Peaty. Quinto Scozzoli
La seconda giornata di gara degli Europei di Glasgow vive emozioni forti quando in acqua Adam Peaty nuota i 100 rana stabilendo il nuovo record del mondo in 57 secondi netti, da far strabuzzare gli occhil. Il leone britannico è lo Usain Bolt della rana, ha completamente rivoluzionato la specialità più tecnica, la sua nuotata che emana una potenza spaventosa. Non si può rimproverare nulla Scozzoli che chiude al quinto posto con un buon 59"51, quarta prestazione azzurra all time. Per salire sul podio avrebbe dovuto infrangere la barriera dei 59 secondi, missione impossibile in questo momento. Il neo 30enne Fabio può comunque sorridere, è tra i migliori al mondo, è un modello di campione, un esempio di rinascita, e in terra scozzese può cercare (e trovare) soddisfazioni nei 50 rana e nelle staffette miste. In tema di record del mondo Peaty non è da solo. Il russo Kolesnikov diventa il più veloce di sempre nei 50 dorso in 24"00 limando di 3 centesimi il precedente record mondiale del britannico Tancock stabilito a Roma 2009.
La Pellegrini in staffetta ritrova i "suoi" 200sl. Tanti auguri Fede
La staffetta novità 4x200sl mista, uomini e donne, ha il suo fascino. L'Italia (Filippo Megli, Alessio Proietti Colonna, Margherita Panziera) chiude quinta nella finale vinta a sorpresa dalla Germania. La vera notizia è il ritorno di Federica Pellegrini nei suoi 200 stile. In terza frazione la Divina nuota in lanciato 1'56"76, considerando che negli ultimi 12 mesi non li ha praticamente mai nuotati... che volete dirle? Che deve ripensarci? No. Vietato tirarla per la giacchetta, la domanda "ritorni a gareggiare nei tuoi 200?" è oramai un tormentone che rischia di annoiare e di certo stizzisce la Pellegrini. Del resto una che è una leggenda, che ha vinto tutto, avrà ben il diritto di decidere cosa fare. Ora come ora per Federica sono più importanti gli auguri, un traguardo che ha atteso con qualche paura di sentirsi vecchia. Suvvia, i 30 anni sono i nuovi 18 e lei è più bella e raggiante che mai. Buon compleanno Fede.