Nuoto, 50 rana: record italiano per la 14enne Benedetta Pilato

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Lia Capizzi

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Vincendo in 30''13 la gara dei 50 rana donne del meeting Settecolli, la 14enne Benedetta Pilato ha stabilito il nuovo record italiano assoluto di questa gara, migliorando il primato di 30''30 che apparteneva ad Arianna Castiglioni

Al Sette Colli di Roma un record incredibile per la giovanissima Benedetta Pilato. A 14 anni la pugliese nuota i 50 rana in 30"13 stampando il nuovo primato italiano (precedente record 30"30 di Arianna Castiglioni, 2018). La teenager di Taranto continua a stupire. Agli assoluti di Riccione dello scorso aprile aveva conquistato, sempre nei 50 rana, il pass per i Mondiali di Gwangju del prossimo luglio, risultato che l'aveva posta al centro dell'attenzione internazionale. In Corea del Sud batterà il record di precocità di Federica Pellegrini: Benedetta gareggerà ai Mondiali a 14 anni e 6 mesi (Federica Pellegrini debuttó in staffetta ai Mondiali 2003 all'età di 14 anni e 11 mesi). Quella di oggi, nella piscina romana del Foro Italico, nelle batterie della 56esima edizione del Sette Colli, è una ulteriore sorpresa. Piange anche lei, commossa all'arrivo: "Incredibile, non avrei mai pensato ad un tempo simile. Sono frastornata" , commenta la pugliese. Solare, molto studiosa con la media del 9 alle medie, spigliata nel parlare, determinata. Appare molto più matura dei suoi 14 anni, la Pilato. È  piccola solo per la data di nascita (2005), nel nuoto è invece già una grande. Il suo 30"13 vale il terzo crono mondiale del 2019 nei 50 rana, dietro all'americana Lilly King (29"63) e alla russa Yulia Efimova (29"93). Ai Mondiali in Corea, tra meno di un mese, Benedetta potrebbe addirittira salire sul podio. Un azzardo dirlo? Niente affatto, è una considerazione assolutamente realistica.

Chi è Benedetta Pilato

A Taranto frequenta la prima Liceo Scintifico all'istituto Principessa Maria Pia. Fedele alla regola imposta dai genitori "lo studio viene prima di tutto", si applica e le viene pure bene. Ha la media dell'otto, adora le scienze e un po' meno storia dell'arte. Libri e nuoto, ogni giorno, si può fare, alla sua età si deve fare. Dal padre, militare della Marina di stanza a Grottaglie, è stata contagiata dal tifo calcistico per la Juventus, con un debole per Cristiano Ronaldo. La mamma, commessa, è l'autista ufficiale: ogni giorno percorre 50 Km per accompagnare Benedetta da casa (Talsano) a scuola a Taranto e poi in piscina a Pulsano. Ad allenarla da sempre è Vito D’Onghia che da qualche anno può contare sulla supervisione di Max Di Mito, trasferitosi in Puglia, colui che a Venezia fu il primo mentore di una giovanissima Pellegrini. Ritorna a mo' di similitudine il nome di Federica. Niente paragoni, per carità, del resto sono totalmente differenti lo stile libero della Divina e la rana di una piccola ma grande Benedetta.