La nuova versione da caimano di Paltrinieri con il debutto mondiale in acque libre. Una gara all'attacco ma niente medaglia nella 10 chilometri di fondo. Raggiunge comunque l'obiettivo: il suo sesto posto vuol dire qualificazione all'Olimpiade 2020. Andrà a Tokyo anche l'altro azzurro Mario Sanzullo, 9° all'arrivo. Vince il tedesco Wellbrock, rivale di Greg anche in piscina
Non arriva la medaglia ma c'è la certezza di volare a Tokyo. Magra consolazione, si potrebbe dire. Tutt'altro. In alcuni sport vale il detto: è più difficile qualificarsi ai Giochi che salire sul podio. A Tokyo 2020 infatti la 10Km olimpica sarà una gara per pochi eletti, 21 atleti in gara. Qui ai Mondiali di Gwangju, invece, partono in 73. Paltrinieri non può permettersi il lusso di un arrivo in volata, lo sprint non è il suo forte. Ecco perché parte all'attacco, vuole imporre il suo ritmo, frequenze altissime, nuota a manetta, vuole creare il vuoto sperando di sfiancare gli avversari. Resta in testa per trequarti di gara, fino ai 7 Km, senza nemmeno la cuffia che gli è volata via allo scoccare della prima ora di gara. La tattica del fuoriclasse italiano non fa una grinza, peccato però che il field di questa 10 Km sia composto da campioni mondiali e olimpici, vecchi marpioni delle acque libere, più esperti e smaliziati. Il gruppo aveva forse previsto di lasciare sfogare Greg "il rookie" per poi riprenderlo. Quando mancano 3 Km alla fine il poliziotto di Carpi viene raggiunto e risucchiato indietro al centro della bagarre. Il finale è al cardiopalma. A 500 metri dal traguardo Paltrinieri è decimo, c'è addirittura lo spettro di finire fuori dai primi 10, quindi senza Olimpiadi. Lì davanti il tedesco Florian Wellbrook e il francese Marc-Antoine Olivier si giocano la vittoria, nuotano gomito a gomito anche menandosi, fino allo sprint. L’oro se lo mette al collo il tedesco, con gran merito. Paltrineri si aggrappa all’orgoglio, non molla, con le poche forze che gli rimangono riesce a risalire e tocca il pontone al sesto posto. E’ la certezza di andare alle Olimpiadi. Va bene così, per il momento, con il pass olimpico in tasca. Ci sarà tempo per analizzare le tattiche insieme al suo allenatore Stefano Morini e al gruppo dell’Italfondo coordinato dal Ct Massimo Giuliani. Bravissimo l'altro azzurro Mario Sanzullo. Il napoletano allenato a Roma da Emanuele Sacchi arriva nono, è il sogno di una vita che si avvera e si commuove pure, anche lui volerà a Tokyo. L'Italia porterà dunque due atleti nella gara olimpica della 10Km. Mettiamo tutte le carte in tavola: Greg non è di certo felice, non può esserlo perché è affamato e ambizioso -non sarebbe il supercampione che conosciamo - e voleva la medaglia, ma il pass per i Giochi era il vero obiettivo e lo ha centrato. La medaglia potrà acciuffarla giovedì nella staffetta mista, sempre in mare, e poi la prossima settimana tornerà alle gare in piscina con maggiore cattiveria. Lo aspettano gli 800 stile e soprattutto il suo regno nei 1500 stile che dovrà difendere con il coltello trai denti per cercare uno storico tris mondiale. Il primo avversario da tenere a bada sarà proprio quel Wellbrock che da 12 mesi a questa parte non sta sbagliando un colpo. La scorsa estate a Glasgow ha dominato i 1500 stile agli Europei (con Paltrinieri al bronzo), ha poi vinto le successive gare di Coppa del Mondo in acque libere alle quali ha partecipato, e adesso si porta a casa il titolo di campione del mondo nella 10 Km. Achtung Greg!
Greg: "Posso dare di più". La gioia di Sanzullo
"È stata dura, soprattutto nell’ultimo chilometri perché ero un po’ più cotto del normale dopo essere stato in testa per lunghi tratti", analizza la gara Paltrinieri. "Pensavo di riuscire ad essere più veloce nella fase centrale, ma Wellbrock e Rasovszky non si sono mai staccati da me e mi sono trovato spesso davanti. A quel punto ho preferito non decelerare perché non è nelle mie caratteristiche. Nell’ultimo giro l’ho pagato. Comunque il sesto posto al mondiale è un buon risultato. L’importante era la qualificazione alle Olimpiadi. L’anno prossimo me la giocherò. Io ho ancora tantissimo da migliorare, da provare, nel fondo. La prossima stagione ne nuoterò più gare di 10 Km. Il piazzamento è buono, ma sono consapevole di poter dare di più”.
Greg abbraccia Mario Sanzullo, il napoletano è al settimo cielo: "Ho cercato di restare sempre nel gruppo che seguiva i primi per risparmiare energie e poi risalire. Sono molto felice perché corono il sogno di partecipare all’Olimpiade. È il giorno più bello della mia vita, lo dedico a me stesso, al mio allenatore Emanuele Sacchi, alla mia famiglia e alla mia compagna".