La Divina del nuoto da metà ottobre entrerà in “clausura”: “Saranno 9 mesi di fuoco e avrò la testa rivolta solo a Tokyo 2020”. Il 4 ottobre parte la novità ISL (International Swimming League), nuovo circuito di gare in alternativa alla FINA: “Il nuoto ha bisogno di crescere come visibilità”. Sempre attenta ai temi sociali e grande sostenitrice di Greta Thunberg
Le visioni di una fuoriclasse. La luce è la condizione essenziale per risplendere, meglio ancora se con uno stile camaleontico. Federica Pellegrini ama cambiare a seconda delle variazioni di luce ecco perché appare sinceramente soddisfatta e perfettamente a proprio agio nel nuovo ruolo di testimonial della campagna #LoveLight di Transitions.
“Sono nata talpa, sono occhialuta fin alla nascita. Sono super felice di questo mio nuovo ruolo, anche della scommessa per una campagna promozionale creata ad hoc solo per i social”
Diventare una influencer di stile per lenti e occhiali da vista, è forse una rivincita verso chi ti prendeva in giro da adolescente perché portavi gli occhiali?
“Direi di no anche perché quando io ero piccola l’occhiale era già diventato una cosa figa da portare, un accessorio che aggiungeva un quid in più. Adesso c’è chi lo usa anche senza nemmeno mettere lenti graduate, ormai non è proprio un tabù. Adesso c’è pure un unico occhiale per tutto grazie alle lenti che si attivano dinamicamente : da chiare a scure a seconda della luce”.
Ora come ora dovresti indossare sempre lenti scure, sembri illuminata da una luce enorme, riflesso della medaglia d’oro conquistata ai Mondiali di Gwangju.
“Effettivamente è un 2019 spettacolare. In questo mese di settembre mi sto veramente godendo quello che è successo quest’estate. Mi sto allenando poco adesso, ho voluto concentrare gli svaghi, i divertimenti, gli impegni, le nuove esperienze. Poi da inizio ottobre mi concentrerò solo sul nuoto pensando esclusivamente a Tokyo 2020”
Gli ultimi giorni di una Pellegrini libera. Poi entri in clausura, come chiami spesso i mesi intensi tra allenamenti e ritiri.
“La mia clausura olimpica partirà il 18 ottobre da Livigno e finirà a luglio a Tokyo. Metto in preventivo qualche giorno di festa a Natale però saranno 9 mesi di fuoco concentrata solo sul nuoto”.
La maggior parte delle persone non sa che tu in questi periodi sei capace di ringhiare se qualcuno ti disturba, ti chiede una intervista o ti propone un impegno al di fuori delle gare. Una clausura intesa come concentrazione massima, un modus operandi che non a caso ti ha reso una leggenda.
“C’è un aspetto che mi fa molto sorridere. Spesso la gente magari vede uno spot o una foto su Instagram e mi dice: “Ma sei sempre in Tv? Ma sei sempre in giro?”. Non sanno che certe cose le ho realizzate, o registrate, mesi prima. Io cerco di concentrare tra agosto e settembre le attività legate a sponsor, promozioni, eventi. Durante la stagione agonistica, invece, ho sempre deciso di centellinare gli impegni extra nuoto, due o tre non di più. È fondamentale questa mia organizzazione”
Torniamo a Tokyo. Mai nessun nuotatore, uomo o donna, ha mai disputato cinque finali consecutive nella stessa specialità olimpica. Se riuscirai ad entrare tra le prime 8 nei 200 stile avrai portato a termine un’altra impresa storica.
“Io ragiono un passo alla volta, in tutto ciò che faccio. Sia per scaramanzia sia per mancanza di certezze: non me la sento di pronosticare cose che magari poi non accadranno. A fine marzo avrò le qualificazioni olimpiche durante gli Assoluti di Riccione. Iniziamo da lì, portiamo a casa il primo step, e poi ne riparliamo.”
Sta per partire la ISL, International Swimming League. È un nuovo circuito di gare svincolate da quelle della Federazione Internazionale DI Nuoto). All’inizio si respirava un’aria di guerra, o comunque di forte tensione, adesso si è raggiunto un tacito accordo tra ISL e FINA. La prima tappa sarà ad Indianapolis il 5-6 ottobre. Poi sarete a Napoli, unica tappa italiana, il 18-19 ottobre.
“Se si vuole fare la rivoluzione bisogna scontrarsi con qualcuno. Rispetto alle tensioni iniziali con la Fina adesso siamo arrivati ad un tacito accordo, come l’hai chiamato tu. E ne sono contenta. Le gare della ISL sono state programmate rispettando il calendario delle gare della Fin come gli Europei in vasca corta, le Olimpiadi e i Mondiali. L’unica certezza è che il nuoto ha bisogno di crescere sotto il profilo della visibilità e dello spettacolo. Io rendo merito alla tenacia di Konstantin Grigorishin (il magnate ucraino ideatore della ISL), lui crede nel nuoto e si è impegnato finanziariamente, di tasca sua ha investito cifre importanti, ha creato tutto dal niente, un’idea che sembrava folle adesso è una realtà”
La squadra della quale sei la capitana, con base in Italia, si chiama Aqua Centurions. Matteo Giunta, il tuo allenatore, ne è il responsabile tecnico. Ti anticipo che la prossima settimana su Sky ci sarà un approfondimento legato a lui. Ci ha riferito l’unico motivo per cui voi due litigate, quando tu in allenamento vuoi strafare e lui invece ti dice di stare calma, ti deve frenare
“Eh sì ma c’è una spiegazione! Ad inizio stagione io vorrei subito riprendere al massimo, massacrandomi di lavoro fin dai primi giorni. Invece bisogna fare le cose graduali, in progressione, a maggior ragione ora che ho una certa età. In questo lui ha ragione. Però a me piace correre e anticipare i tempi”
Abbiamo iniziato la nostra chiacchierata parlando di luminosità, visioni di luce. Ci sono molti punti oscuri, invece, nella nostra società. Dagli episodi di violenza sulle donne, allo stalking, al razzismo, al dramma dei migranti fino al tema dell’inquinamento ambientale. Quale di questi temi ti fa andare fuori da gangheri?
“In merito alla violenza sulle donne mi avete visto e mi vedrete sempre in prima linea, non perché a me sia mai accaduto nulla anzi, in questo mi reputo fortunata. Ma può succedere a tante altre donne. Ci ho messo spesso la faccia proprio per portare luce su questo tema. In questo momento, sinceramente, mi tocca profondamente il problema dell’inquinamento. Sto seguendo molto Greta Thunberg, sto leggendo il suo libro. È sconcertante come per anni si sia preferito tacere su tutto ciò che stava accadendo al mondo. Sarà che l’acqua è il mio ambiente ma vedere tutti questi fiumi di plastica in mezzo al mare mi provocano una stretta allo stomaco incredibile".