Champions League: Spandau Berlino-Pro Recco 7-10, Ortigia-Marsiglia 7-10

pallanuoto

Dario Massara/Daniele Barone

pro recco

La Pro Recco ha sconfitto 10-7 i tedeschi dello Spandau Berlino. E' l'ottavo successo su 8 partite per la squadra ligure, già qualificata per la Final Eight di Champions. Niente da fare invece per Ortigia, che con la sconfitta con Marsiglia abbandona le speranze di accedere alla fase successiva

SPANDAU BERLIN-PRO RECCO 7-10  (2-2, 2-4, 2-1, 1-3)

 

Ancora una vittoria, e sono 8 su 8. La Pro Recco batte lo Spandau Berlin nella gara che apre il terzo e ultimo concentramento, prima della final eight di Belgrado. Un successo sofferto, a maggior ragione se pensiamo che nella gara di dicembre lo scarto fu di ben 13 gol.

 

Questa volta i tedeschi iniziano difendendo bene e trovano gol anche in situazioni di uomini pari, dall’altra parte Di Fulvio e compagni sembrano distratti e poco reattivi. Nonostante questo fino all’inizio del quarto tempo il risultato rimane in perfetta parità, ma quando Recco decide di accelerare alza il muro in difesa e con Figari, Ivovic e Younger piazza il 3-0 che serve per archiviare la pratica Spandau. La forma fisica non è al massimo, ma probabilmente è una strategia studiata bene da Gabi Hernandez. Non serve esserlo adesso al 100%, la qualificazione e il primo posto sono già in tasca, il momento più caldo della stagione deve ancora arrivare.

 

E questo concentramento di Ostia serve alla Pro Recco per mettere benzina nel motore, provare schemi e situazioni di gioco, scegliere il centroboa che affiancherà Aicardi. Insomma un allenamento da Champions per trovare il ritmo giusto che possa riportare, ad inizio giugno, la squadra più titolata al mondo, sul tetto d’Europa. 

ORTIGIA SIRACUSA-MARSIGLIA 7-10 (0-3, 4-2, 1-3, 2-2)

 

Tre gol di scarto, alla fine: quelli che l’Ortigia ha incassato e accumulato nel primo parziale. Forse sta lì, in quel brutto (e un po’ sfortunato) approccio alla partita che i ragazzi di Piccardo hanno maturato la sconfitta che li butta fuori da questa loro prima, storica Champions League. Chissà, i nervi tesi, la consapevolezza che questo rischiava di essere il bivio, la partita che, solo in casa di vittoria, avrebbe potuto alimentare il sogno ha contratto muscoli e pensieri e quello 0-3 in avvio ha finito per condizionare tutta la gara.

 

Eppure l’Ortigia è stata capace di rimetterla in piedi con un convincente 4-2 nel secondo tempo –squadra finalmente sciolta e piena di energia- fino al gol di Gallo in apertura di terzo tempo che è valso il 5-5. La montagna sembrava scalata tutta. E, invece lì si è piantata di nuovo almeno fino al 6-8 di Vidovic dopo un minuto e mezzo nel quarto tempo (gol splendido del montenegrino) e fino alle due parate pazzesche del portiere avversario Lazovic che ha letteralmente salvato i francesi e ridato loro la forza per andare a sprintare nel finale. E chiuderla.

 

All’Ortigia resta il rammarico (soprattutto per la cattiva qualità della sua pallanuoto nella seconda fase di marzo, zero vittorie) ma anche l’orgoglio per aver comunque saputo onorare questa sua prima partecipazione ad una fase a gruppi. “E dobbiamo continuare a farlo nelle ultime partite che ci restano”, ha detto l’allenatore, Stefano Piccardo. Ci riproverà, con parecchi insegnamenti.