Dopo la 5, il 26enne poliziotto di Carpi si prende anche la 10 km: una voglia di cercare nuovi stimoli e sfide con se stessi che lo porterà all’obiettivo accoppiata piscina-mare alle Olimpiadi di Tokyo
Una doppietta con due opposti modi di vincere. La 5km era stata una battaglia nel mezzo del gruppo, nella 10km invece c'è stato un arrivo in solitaria. Sembra quasi un imperatore Paltrinieri all’arrivo, infligge un distacco di 11 secondi al francese Marc-Antoine Olivier. Una gara incredibile, in progressione, un dominio assoluto. L'ennesima risposta agli scettici che non decifravano il suo incaponirsi nel nuoto di fondo. Senza capire che è nel DNA dei fuoriclasse cercare nuovi stimoli, nuove sfide con loro stessi. E chissenefrega se nelle acque libere ci sono correnti dispettose o se volano colpi proibiti tra spintoni e gomitate. Queste sono le regole dei caimani, o ci stai oppure no. Greg le ha accettate, è entrato in un mondo che lo guardava con sospetto, all’inizio gli nuotavano addosso apposta. Ma lui ha imparato a farsi valere. L’Italia non aveva mai vinto un oro agli Europei nella 10Km, che è la gara regina del fondo, perché è l’unica che si disputa alle Olimpiadi, e l’obiettivo del 26enne poliziotto di Carpi è provare l’accoppiata piscina-mare a Tokyo. Da lunedì via la muta, da caimano tornerà il Greg metronomo, a scandire i passaggi ad ogni 50 metri nelle 30 vasche dei suoi 1500 o nelle 15 degli 800. Non si accontenta di essere già entrato nella leggenda del nuovo. No. Greg vuole tutto. Non è spocchia o superbia, è semplicemente la leggera consapevolezza di essere Paltrinieri: unico.