Mondiali Budapest, altra impresa di Paltrinieri: è oro nella 10 km. Argento Acerenza

MONDIALI NUOTO
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Ai Mondiali di nuoto di Budapest Paltrinieri fa la storia vincendo la medaglia d'oro nella 10 km di fondo. Argento per Domenico Acerenza. Quarta medaglia per Paltrinieri dopo l'oro nei 1500sl in vasca, il bronzo in staffetta e l'argento nella 5 km sempre sul Lupa Lake

Infinito Gregorio Paltrinieri, vince anche la 10 km. La più nobile delle gare in acque libere. Ed è una storica doppietta mondiale per l’Italia con l'argento del suo compagno d'allenamento Domenico Acerenza. Salgono così a quota quattro le medaglie per il classe 1994, dopo l'oro nei 1500 stile libero in vasca e le altre due vinte sempre nelle acque del Lupa Lake: il bronzo in staffetta mista 4x1.5 km (con Ginevra Taddeucci, Giulia Gabbrielleschi e sempre Domenico Acerenza), più l'argento nella 5 km.

Storica doppietta azzurra

Il tedesco Wellbrock chiude terzo dopo revisione al fotofinish, giù dal podio l’ucraino Romanchuk, mentre l’ungherese Rasovszky - argento olimpico della gara - non ha retto e si è ritirato. Per Paltrinieri è l’affermazione più importante in acque libere da quando ha scelto di competere anche nel fondo. Prima medaglia importante individuale anche per Acerenza.

Paltrinieri nella storia

Intanto, coi successi maturati nei Mondiali, Gregorio Paltrinieri è diventato il primo nuotatore italiano della storia a vincere una medaglia d'oro individuale ai Mondiali nel fondo sia in vasca (fino ai 1500 metri) che in acque libere (dai 5km in avanti). 

Paltrinieri: "Io oro e lui argento? Godo"

"La cosa più bella è aver fatto primo e secondo. Siamo migliori amici e stare sul podio insieme è stupendo - sono state le sue parole a Rai Sport dopo il trionfo -. Volevamo arrivare qua e ci siamo riusciti. Sono felice anche perché pensavo dopo la delusione degli 800 che sarei ripartito senza medaglie. Invece è cambiato tutto". Acerenza: "E' stata una gara perfetta, mi sembra un sogno. E se è un sogno svegliatemi. Greg ed io siamo superamici, abbiamo fatto questa scelta di allenarci insieme perché ci fidiamo l'uno dell'altro. Certo, lui era troppo forte per raggiungerlo…".