Nuoto, il presidente Fin Paolo Barelli sospeso dalla federazione mondiale

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La federazione mondiale del nuoto ha sospeso con effetto immediato il presidente della Federnuoto italiana Paolo Barelli. "Le accuse di illeciti oggetto di indagine da parte del Comitato Etico includono potenziali violazioni multiple delle regole della costituzione e del codice etico della Fina" si legge in un comunicato della Fina. La replica di Barelli: "Vicenda finirà con la piena dimostrazione della mia correttezza"

Il presidente della Federnuoto, Paolo Barelli, per anni anche al vertice dell’europea Len, è stato sospeso per volontà della Fina, la federazione internazionale, o meglio dal comitato etico della Fina, definito indipendente, e di recente istituzione, comunque successiva alle tensioni con il numero uno del nuoto azzurro.  La sospensione, che da comunicato preclude l’attività nella Federazione internazionale di Barelli, lo esclude anche dal suo ruolo di presidente della federazione italiana. Un provvedimento “immediato e temporaneo”. Ossia da subito, ma non si sa fino a quando. Perché? Per tre presunti illeciti su cui l’Ethics Panel della Fina sta indagando. Le questioni, anche se non esplicitate, dovrebbero riguardare una doppia fatturazione, già al centro d’inchieste che però hanno portato all’archiviazione in sede penale e civile, ma resta ancora pendente dal punto di vista amministrativo. La seconda un addendum che la Len avrebbe elargito alla Fin per un evento svoltosi durante la pandemia. La terza riguarda una questione molto complicata, nata da un’inchiesta giornalista a cui la Fin aveva già replicato anche legalmente con tanto di denuncia per diffamazione.

La questione è complessa. Anche perché attualmente Paolo Barelli ha incarichi governativi e c’è una campagna elettorale in corso. Poi perché è un evento senza precedenti simili, visto che non poggia su sentenze della giustizia ordinaria o sportiva, e di conseguenza non è scontato neppure l’organo giuridico a cui potersi eventualmente appellare. “Sorpresa e imbarazzo" – sono i sentimenti esplicitati in una nota da Paolo Barelli, in cui si definisce “sicuro che anche questa vicenda, come tutte le altre con cui in Italia e all’estero si è cercato d’infangarmi, finirà con la piena dimostrazione della mia correttezza”. Quel che è certo è che, dopo il trionfo dell’Europeo di Roma e il record di medaglie, il nuoto italiano ora si trova in un problematico stallo.

La nota di Barelli: "Questa vicenda finirà con dimostrazione della mia correttezza"

 

"Ho appreso con grande sorpresa e imbarazzo dal sito web della FINA la mia sospensione provvisoria che preclude l'attività all'interno della FINA stessa e comprende, a loro parere, anche la sospensione provvisoria da presidente della Federazione Italiana Nuoto.

 

Il mio legale in Svizzera, Etienne Campiche, ha affermato che questa decisione è surreale su molti aspetti. Non affronta affatto le nostre argomentazioni. Tali argomentazioni erano già state puntualmente fornite su richiesta della FINA. Non è data, inoltre, alcuna spiegazione sul provvedimento della sospensione e ciò calpesta il più elementare diritto al contraddittorio.

 

Ritengo che tale procedimento possa essere ispirato da alcuni articoli di giornali, già denunciati per diffamazione, allo scopo di offuscare e sminuire i successi sia organizzativi che sportivi conseguiti in qualità di Presidente della Lega Europea fino all’inizio di quest’anno e di Presidente della Federazione Italiana Nuoto, come mostrato anche nei recenti Campionati Europei Roma 2022.

 

È anche sospetto il tempo dell’attacco al mio ruolo politico nell’imminenza delle elezioni. Sono sicuro che anche questa vicenda, come tutte le altre con cui in Italia e all’estero si è cercato di infangarmi, finirà con la piena dimostrazione della mia correttezza".