Mondiali, pallanuoto femminile: Setterosa in semifinale, battuti gli USA 8-7

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Daniele Barone

Daniele Barone

Impresa delle azzurre della pallanuoto ai mondiali in corso a Fukuoka in Giappone. Il Setterosa supera le campionesse in carica statunitensi: finisce 8-7 per l'italia che stacca il pass per la semifinale. Ora sarà sfida con l'Olanda

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Più di una vittoria. Molto di più. L’8-7 con il quale il Setterosa batte gli Stati Uniti è uno di quei risultati destinati ad entrare nella storia azzurra della pallanuoto, perché buttare giù dal trono le quattro volte (consecutive) campionesse del mondo e campionesse olimpiche in carica è un’impresa assoluta. Un risultato clamoroso sul quale in pochi avrebbero scommesso alla vigilia, specie dopo aver visto perdere (male) l’Italia nel girone contro la Grecia e invece visto filare le americane dritte e veloci come sempre nelle tre gare prima di questa. Che il mondo si potesse capovolgere nella vasca del Marine Messe di Fukuoka si è intuito sin da subito con le ragazze di Silipo molto determinate, applicate totalmente, capaci di ribattere colpo su colpo ai primi due vantaggi americani e addirittura, di chiudere in vantaggio il primo parziale 3-2 e andare a +2 dopo un minuto del secondo con il gol di Roberta Bianconi. L’Italia che non ti aspetti o forse sì perché Silipo e il suo gruppo, dopo la vittoria nell’ottavo contro la Nuova Zelanda, avevano ripetuto in coro: “Dipende da noi. Se usiamo la testa giusta ce la possiamo giocare con tutti. Anche con gli Stati Uniti”. 

Il Setterosa ha fatto la storia

Il 3 su 13 con l’uomo in più per USA è stata la risposta e la chiave: difesa e portiere insuperabili. Caterina Banchelli ha giocato una partita clamorosa, per sua ammissione “una delle tre più belle della mia carriera”. Davanti a lei, intorno a lei il Setterosa ha costruito la partita perfetta, giocata punto a punto fino allo strappo nel quarto tempo quando i gol di Domitilla Picozzi e Chiara Tabani hanno dato un nuovo +2, appena scalfito a 21 secondi dalla fine da Raney. Gestione, sirena, vittoria, gioia, lacrime, consapevolezza dell’impresa. Assoluta. E adesso la semifinale contro l’Olanda (che, nel suo quarto, ha passeggiato contro il Canada). Le orange sono state già nostre avversarie nella finale terzo/quarto posto un anno fa a Budapest (vittoria loro) e in quella dell’Europeo di Spalato (vittoria nostra). Sono forti ma provate a dirlo adesso alle ragazze che hanno appena sconfitto le campionesse di tutto. Il Setterosa che ha fatto la storia.