Europei pallanuoto, Italia in semifinale: Montenegro battuto 14-8

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Grazie a una prova maiuscola la Nazionale guidata da Campagna batte il Montenegro e ottiene il pass per la semifinale della competizione continentale in corso a Zagabria, dove sfiderà la Spagna. Ungheria-Croazia l'altra semifinale

Un Settebellissimo vince 14-8 con il Montenegro e si qualifica per la semifinale degli Europei di pallanuoto in corso a Zagabria, nella quale sfiderà la Spagna. I primi sette nel rettangolo di gara sono Del Lungo, Di Fulvio, Marziali, Fondelli, Echenique, Presciutti e Di Somma. Primi due tiri stoppati dai portieri. Per i montenegrini c’è Tesanovic con la tredici. Ancora una parata su tiro centrale di Bruni. Alla prima superiorità, dopo 2’35”, il Montenegro passa in vantaggio con Ukropina. I fischi del pubblico di casa gasano Velotto che fa pari con alzo e tiro: palla nel sette. Vujovic cintura Marziali, perdiamo palla ma nell’azione successiva è lo stesso Marziali a smarcarsi e liberare il tiro del 2-1. Il vantaggio dura una manciata di secondi: Matkovic pareggia con l’uomo in più (2/2). Azzurri di nuovo all’attacco: Echenique e Di Fulvio non riescono a concludere e nella ripartenza, quella da evitare, arriva la terza superiorità e il terzo gol del Montenegro con Spaic. Pareggia ancora l’Italia, stavolta in superiorità, con Echeniche. Il gioco è veloce: la squadra dei Balcani conquista una doppia superiorità numerica (finiscono nel pozzetto prima Renzuto, poi Fondelli) e chiude il primo quarto avanti 4-3 grazie al gol di Mrsic. 

Secondo tempo

Si riparte: Echenique alto, Del Lungo sicuro, Di Somma avanza a spara la bordata del 4-4. Tutto in 90 secondi. L’uomo in meno inizia a funzionare. L’uomo in più ancora no. Al terzo minuto secondo fallo personale di Renzuto ma la difesa tiene. Capovolgimento di campo, uomo in più guadagnato, ottima combinazione in superiorità: Fondelli, Renzuto, Bruni e quest’ultimo riporta avanti le calottine azzurre dopo tredici minuti di gioco (5-4). Settebello in funzione “on fire”, aggressivo, concreto e concentrato, neanche lontano parente del “brutto anatroccolo” che quattro giorni prima si era consegnato all’Ungheria nell’ultima partita del girone. La squadra guidata da Vladimir Gojkovic perde un po' di sicurezza ma mai fidarsi. Di Fulvio & Co piazzano un break di 5-0 e vanno all’intervallo lungo avanti 8-4.

Terzo tempo

Il Montenegro pesca un rigore in avvio di terzo tempo che Radovic realizza. Ancora fischi del pubblico avversario quando avanzano gli azzurri e ancora una bomba acqua-aria con Di Fulvio che riporta le distanze a +4. Ci prova ancora Dui Fulvio dal perimetro ma stavolta Tesanovic ci arriva con la mano sinistra. Anche Del Lungo è reattivo in una conclusione improvvisa: capitano e co-capitano trascinano i compagni. L’Italia non si distrae, alterna uomo a zona e spinge fuori dai 5 metri gli avversari. Alla prima ripartenza buona arriva il decimo gol con Echenique (contrattacco come piace a Campagna). Cresce l’autostima e Di Somma fa 11-5. Il tiro di Matkovic in chiusura di terzo tempo si spenge tra le braccia sicure del portierone azzurro. I nostri avversari non ci stanno a perdere e soprattutto così male, Radovic e Vujovic in extra player provano a riaprirla; Campagna urla “forza, forza”! Intanto Condemi esce per limite di falli. E’ arrabbiato il commissario tecnico e chiama il time out per spiegarsi con i suoi ragazzi. Lo schema funziona e Fondelli conclude l’azione con il gol del 12-7. Rimangono 5’37” da giocare e il cronometro gioca in favore dell’Italia. La squadra si ricompatta e torna il sereno; Velotto fa tredici. Dolce prova anche un gioco di prestigio a 3’31” dalla fine ma Tesanovic non si fa sorprendere. Gojkovic dalla panchina si gioca l’ultima chance. Time out quando mancano meno di tre minuti ma la conclusione finisce alta. Fa centro, invece, Di Fulvio nel contrattacco su assist perfetto di Dolce (14-7). Matkovic e Vidovic segnano il loro primi gol ma sono gol che non fanno male. L'Italia può esultare: è in semifinale. 

Gli altri quarti 

Negli altri quarti di finale Ungheria-Serbia 15-14 dopo i rigori (10-10) con 4 gol in partita del 22enne Vince Vigvari più uno nella serie dei rigori, Spagna-Romania 24-7 con 6 gol di Granados Ortega e le quaterne di Sanahuja Carne e Tahull Compte e Croazia-Grecia 13-8 (arbitra Colombo in coppia con Margeta) con 4 gol di Marinic Kragic, un break di 8-0 in 13 minuti fra il terzo e il quarto tempo (da 5-6 a 13-6) e davanti a circa 2000 spettatori in delirio. Sabato 13 si gioca soltanto a Dubrovnik e la piscina di Zagabria resta aperta per gli allenamenti.