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Europei nuoto vasca corta: Razzetti argento nei 200 misti, Curtis bronzo nei 100 sl

Nuoto
Riccardo Re

Riccardo Re

Foto Andrea Masini / DeepBlueMedia.eu

Altre due medaglie per l’Italia nella penultima giornata dei campionati europei di nuoto in vasca corta a Lublino. Alberto Razzetti è d’argento nei 200 misti, Sara Curtis di bronzo con il nuovo record italiano nei 100 stile libero. Ma gli azzurri volano anche nelle semifinali che preannunciano una domenica ricca per i nostri colori con undici finali in programma.

È il giorno delle medaglie e delle fatiche. Una giornata storica per l’Italia in Polonia perché per la prima volta un‘azzurra va sul podio della gara regina. E per la prima volta Sara Curtis vince una medaglia internazionale individuale tra le grandi, dopo quelle in staffetta e quelle innumerevoli a livello giovanile. A 19 anni è di bronzo in un 100 stile clamoroso, vinto dall’olandese Steenbergen al quarto oro individuale e quarto record europeo (cancellato pure il primato di Sarah Sjostroom) davanti alla detentrice del titolo la francese Gastaldello. Curtis ritocca ancora in 51’’26 il primato italiano che aveva demolito strappandolo a Federica Pellegrini già in semifinale. E lo fa alle 20.40 di un venerdì dopo aver vinto due semifinali europee nelle due ore precedenti.   

Perché la piemontese alle 19 e 8 minuti aveva già dominato in 23’’49 la seconda semifinale dei 50 stile (23’’45 in batteria), sfiorando ancora il record italiano che Silvia Di Pietro aveva realizzato pochi giorni fa a Lublino nella prima frazione della staffetta veloce (23’’39). L’esperta romana nuota un po’ più lenta (23’’95) ma le basta per ottenere l’ultimo posto utile per la finalissima con le medaglie in palio, e che vedrà due azzurre al via. L’unica ad andare più veloce di Curtis è la favoritissima padrona di casa, la polacca Wasick, dominatrice quest’anno anche in Coppa del Mondo, vittoriosa nella prima semifinale in 23’’30.

Non contenta però, la piemontese che da settembre si allena negli Stati Uniti, alle 20 e 7 minuti si era tuffata anche nei 50 dorso, gara in cui già in batteria aveva abbassato il record italiano diventando la prima azzurra a rompere il muro dei 26 secondi (25’’97). In semi fa poco di più, ma vince in 26’’25 qualificandosi con il terzo tempo assoluto, e con la consapevolezza che nessuna ha nuotato più veloce del suo tempo delle eliminatorie.

 

Razzetti argento nei 200 misti

Alberto Razzetti è d’argento nei 200 misti in 1’52’’05, si conferma vice campione d’Europa in questa gara, e si arrende solo al sorprendente spagnolo Gonzales (1’51’’39) ma mettendosi alle spalle il turco Saka, il francese Tomac, e il britannico Scott solo quinto. Il ligure di Sestri Levante parte all’attacco a delfino soffre come di consueto nel dorso, sbava qualche dettaglio in virata che si rivelerà determinante, ma poi si riporta in zona medaglia difendendo la posizione e provando anche ad attaccare lo spagnolo. In una tre giorni densa per lui con un programma a dir poco massacrante. E infatti poco dopo si è dovuto rituffare nella semifinale dei 200 farfalla, una gara durissima in cui detiene il record europeo in vasca corta. Passaggio cauto, ma grande progressione per chiudere la semifinale al secondo posto (1’51’’99) e quarto complessivo per l’accesso a una finale che si svolgerà nel giorno in cui Razzetti dovrà nuotare anche i 400 misti. Eliminato invece il bronzo olimpico di Tokyo, Federico Burdisso che in 1’53’’15 è il primo degli esclusi.

D’Ambrosio e le altre finali

Nella gara regina al maschile un altro giovanissimo della nazionale ci prova ma non basta per il podio. Il classe 2007 Carlos D’Ambrosio è quinto in 46’’08 solo sette centesimi in più del personale nuotato in semifinale che non sarebbe comunque bastato per la medaglia. A vincere questi 100 stile libero è stato il francese Maxime Grousset (45’’17) davanti al croato Hribar (45’64) e il britannico Richards (45’’82) che si era qualificato per questa finale solo dopo uno spareggio. Tour de force anche per Anita Gastaldi. Brava a onorare la sua prima finale individuale europea: è settimana nei 200 misti in 2’07’’94 (poco più del personale realizzato in semifinale) in una gara dominata in modo clamoroso dall’olandese Steenbergen che vince anche qui con un clamoroso record europeo (2’01’’83 migliore del 2’01’’86 realizzato da Katinka Hosszu dieci anni fa) e vicina solo due decimi al record del mondo di Kate Douglass. Neanche mezz’ora dopo Anita Gastaldi si tuffa nella seconda semifinale dei 200 farfalla e parte addirittura all’attacco andando in testa per tutta la prima parte di gara, e pagando le fatiche sul finale. La torinese è comunque brava a chiudere quarta e a qualificarsi in finale con il sesto tempo complessivo (2’06’’17). Pass conquistato per la finale anche per Paola Borrelli che in 2’07’’81 conquista l’ultimo posto utile.  

A proposito di fatiche nelle 32 vasche al maschile vince l’ungherese Sarkany (7’26’’84) in un lottatissimo 800, lasciandosi alle spalle il belga Henveaux, e l’irlandese Wiffen soltanto terzo. 

Quadarella e tutte le semifinali

Simone Cerasuolo e Nicolò Martinenghi fanno sognare nei 50 rana: rispettivamente primo e secondo nella seconda semifinale e accesso alla gara per le medaglie con il primo e terzo crono assoluto. Il romagnolo si migliora ancora (25’’57 è il suo personale), e il campione olimpico dei 100 è bravissimo a gestirsi in un momento di non grandissima forma (25’’80 il suo tempo).

Nelle semifinali dei 50 stile sfreccia Leonardo Deplano che vince la seconda semifinale in 20’’85, appena due centesimi in più del francese Grousset vincitore della prima semi. Il fiorentino può andare a caccia almeno di una medaglia, in una finale in cui non ci sarà l’altro azzurro Lorenzo Zazzeri. Il capitano della nostra nazionale dopo l’oro con record del mondo in staffetta è stato tra le vittime dell’influenza che ha colpito alcuni azzurri, e non va oltre 21’’25.  

Sfiora il personale Francesco Lazzari, secondo nella semifinale dei 50 dorso in 22’79 e accesso alla finale – la sua prima individuale in carriera – con il secondo tempo complessivo. Secondo anche Lorenzo Mora, nella semifinale precedente che lo porta con 22’’93 ad accedere alla gara per le medaglie con il quarto tempo complessivo.

Si ferma invece in semifinale l’avventura di Irene Burato nei 50 rana nonostante il personale (30’’11).

Bravissima Simona Quadarella: in mattinata si qualifica direttamente alla finale dei 1500 sl con il primo tempo assoluto. La 27enne romana - tesserata per CC Aniene, allenata da Gianluca Belfiore e già seconda sia nei 400 che negli 800 - tocca in scioltezza in 15'48"82, e andrà a caccia del titolo nella giornata di chiusura dell’Europeo che si preannuncia ricchissima per l’Italia.

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