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Coppa del mondo di spada femminile, Italia d'argento

Coppa del mondo
foto BIZZI

Nell’ultima tappa di Coppa del Mondo di spada femminile il quartetto composto da Rossella Fiamingo, Alberta Santuccio, Giulia Rizzi e Mara Navarria è andato a un passo dalla terza vittoria consecutiva dopo quelle di Barcellona e Nanchino, fermandosi a una sola stoccata dal gradino più alto del podio contro la Corea, che ha fatto sua la finale per 34-33

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L’Italia delle spadiste non finisce mai e torna da Fujairah con un argento prezioso nella prova a squadre. Nell’ultima tappa di Coppa del Mondo di spada femminile il quartetto composto da Rossella Fiamingo, Alberta Santuccio, Giulia Rizzi e Mara Navarria è andato a un passo dalla terza vittoria consecutiva dopo quelle di Barcellona e Nanchino, fermandosi a una sola stoccata dal gradino più alto del podio contro la Corea, che ha fatto sua la finale per 34-33.

Il cammino delle azzurre

L’esaltante cammino delle azzurre del CT Dario Chiadò – guidate negli Emirati Arabi dai maestri di staff Roberto Cirillo, Daniele Pantoni e Alfredo Rota – è cominciato con il successo negli ottavi di finale sulla Germania per 37-25. D’autorità, le spadiste italiane hanno superato anche l’Estonia nei quarti, con il punteggio di 41-31, entrando tra le “top 4”. Dominata pure la semifinale contro il Canada, vinta dall’Italia 36-29 e valsa il pass per l’ultimo atto, avversaria la Corea. È stata una finale vibrante e sviluppatasi punto a punto, tanto da decidersi al minuto supplementare, con le asiatiche a gioire per la stoccata del 34-33. Per Rossella Fiamingo, Alberta Santuccio, Giulia Rizzi e Mara Navarria, però, l’argento a squadre nella tappa di Coppa del Mondo di Fujairah, l’ultima della stagione, è l’ennesima conferma della competitività di un quartetto che ora fa rotta su Europei di Basilea e Giochi Olimpici di Parigi.

Spada maschile

Si è interrotta agli ottavi di finale la corsa verso la “zona medaglie” dell’Italia del CT Dario Chiadò nella prova a squadre di Saint Maur, che chiudeva la stagione di Coppa del Mondo di spada maschile. Dopo l’ottimo terzo posto di Davide Di Veroli ieri, nella competizione individuale del “Monal”, oggi il quartetto campione mondiale in carica è stato fermato nel primo match di giornata contro Israele. Davide Di Veroli, Federico Vismara, Andrea Santarelli e Gabriele Cimini hanno ceduto agli avversari per 45-38, vedendosi così dirottati al tabellone dei piazzamenti. In seguito gli azzurri hanno battuto la Finlandia 45-30 e la Cina per 45-31, cedendo nell'ultimo assalto all'Ungheria e concludendo così al 10° posto la gara vinta dal Giappone sulla Francia padrona di casa.

Sciabola femminile e maschile

L’Italia ha chiuso al 6° posto la prova a squadre della Coppa del Mondo di sciabola femminile a Plovdiv. Sulle pedane bulgare il quartetto composto da Martina Criscio, Michela Battiston, Chiara Mormile e Irene Vecchi aveva iniziato la giornata superando per 45-37 la Polonia negli ottavi di finale, salvo poi cedere nei quarti alla Corea con il punteggio di 45-40. Dirottate nel tabellone dei piazzamenti, le azzurre hanno prima battuto l’Ungheria 45-37, perdendo infine con il Giappone l’assalto per la 5^ posizione (45-32 il risultato). Per l’Italia delle sciabolatrici, qualificate per i Giochi Olimpici, ora all’orizzonte ci sarà l’Europeo di Basilea (18-23 giugno), ultima tappa prima di Parigi 2024. Appena conquistata la qualificazione olimpica, l’Italia della sciabola maschile non è riuscita a lasciare il segno nell’ultima prova a squadre stagionale di Coppa del Mondo, sulle pedane di Madrid. Il team composto da Luigi Samele, Luca Curatoli, Michele Gallo e Pietro Torre è stato infatti eliminato dal tabellone principale negli ottavi di finale, perdendo per 45-38 il match contro la Romania. I ragazzi del Commissario tecnico Nicola Zanotti hanno così dovuto disputare gli assalti dei piazzamenti, dove, grazie a un percorso netto, battendo 45-42 la Spagna, 45-39 il Canada e infine 45-41 l’Iran, hanno la gara chiuso al 9° posto. Vittoria per gli Usa, davanti all’Egitto, terzo posto per la Francia e ai piedi del podio l’Ungheria.