Prima olimpica per Marta Bassino: "Pronta per la Corea"

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Tris di ottime notizie per la giovanissima sciatrice azzurra: dopo aver sfiorato il podio a Plan de Corones, ecco il secondo posto nella combinata di Lenzerheide e la tanto attesa chiamata olimpica. La Bassino racconta "senza paure" la sua stagione bianca, tra alti e bassi, difficoltà e gioie a cinque cerchi

OLIMPIADE, IL CALENDARIO DELLE GARE

Il quarto posto nel gigante di Kronplatz, poi il bellissimo secondo posto in combinata a Lenzerheide, il migliore in carriera, sono stati per Marta Bassino solo dolci aperitivi. Perché il piatto forte è stato servito dal Coni che ha inserito anche la giovane borgarina nella lista degli azzurri che partiranno per Pyeongchang. Prime Olimpiadi per la sciatrice, in netta crescita dopo un avvio di stagione al di sotto delle aspettative. La borgarina dell'Esercito fa parte dello Sky Sports Scholarships, un progetto che supporta le potenzialità degli atleti europei più promettenti, aiutandoli a raggiungere i migliori risultati in campo internazionale.

La stagione è partita un po’ in salita. Cosa non ha funzionato?
E’ partita male subito, a Soelden, poi ho avuto qualche difficoltòà di troppo, quindi ho avuto un periodo di calo, in cui ho perso un pò me stessa. Adesso, finalmente, ho ritrovato la mia sciata: già il quarto posto mi aveva dato fiducia e adesso sono contentissima per la combinata di Lenzerheide ed il secondo posto. Spero sia iniziato il mio riscatto, adesso non vedo l’ora di vivere l’esperienza olimpica.

Bad Kleinkirchheim ha regalato sorrisi a tutte le azzurre, te compresa, grazie al 10mo posto nella discesa libera
E’ stata una giornata di grandissime emozioni, un po' per tutte, una bella vittoria della squadra. Tutto davvero perfetto.

Il momento più brutto della stagione?
E' stato sicuramente dopo Kranjska Gora, quando ho avuto proprio una crisi. Il paletto? No, sono cose che succedono, il dente si è aggiustato subito: ho già dimenticato tutto.

Manca poco alle Olimpiadi...
Visto che fino a qui la mia stagione è stata altalenante, magari la gara della svolta  e il mio mometno perfetto arriverà proprio alle Olimpiadi...Ora che ho la certezza di andare in Corea, non vedo l’ora di essere là, per dare tutta me stessa.

Preoccupata per le tensioni extra-sportive? 
Non ci penso più di tanto, ma spero che i problemi non “entrino” mai nel villaggio olimpico.

In ricognizione tendi a ricordare porta per porta o solo i punti chiave?
Dipende dalla pista, dal tracciato e dalla disciplina. Ad esempio della discesa di Cortina conosco qualsiasi punto, qualunque movimento del terreno: ogni momento della pista so esattamente cosa fare. In gigante è già diverso: divido la pista in più settori.

Mai avuto paura su una pista da sci?
Paura? Mai. Soelden è quella che mi mette addosso più tensione, ma forse perché si arriva dall’estate ed è il primo appuntamento ufficiale, ma non si tratta di paura. Solo tensione.

La Goggia non smette di vincere
Prima di tutto Sofia deve essere serena di testa, in velocità è una delle migliori, forse la migliore. Quando ci siamo allenate insieme a Tarvisio in Super G è partita davanti a me e…sono bastate quattro porte per capire quanto fosse veloce.

Metti sul podio le tue piste preferite 
Sestriere, Solden, perché è stato il mio primo podio (anche se la pista non è il massimo), poi Cortina perché è una discesa divertentissima. Ad ogni gara è legato un ricordo.