È morto all'età di 94 anni Alfredo Pigna.: raccontò le imprese della valanga azzurra

lutto
Giovanni Bruno

Giovanni Bruno

pigna domenica sportiva

Nato a Napoli  nel 1926, dopo una lunga militanza nei giornali condusse la Domenica Sportiva, prima di legare la sua carriera televisiva allo sci alpino. Raccontò i primi passi della valanga azzurra e le imprese di Alberto Tomba

Una voce inconfondibile, profonda ed elegante con un leggero, leggerissimo accento o cadenza napoletana. Quella voce è stata il marchio di fabbrica nel racconto meraviglioso dell’epopea dello sci, di quella valanga azzurra che ha avuto Gustavo Thoeni e Pierino Gros i grandi attori. Alfredo Pigna, classe 1926, ottimo sciatore, prese il testimone del commento dopo Guido Oddo ed Alberto Nicolello. La sua telecronaca aveva un non so ché di familiare: è statp un precursore sia nel modo colloquiale di proporsi, sia nell’approcciare gli atleti nel dopo corsa. Educato e gran signore quando intervistava con il Lei, ma poi… a telecamere spente c'era sempre un paterno "tu" nei confronti dei grandi campioni. Fu uno dei primi, se non il primo, a farsi aiutare dal commento tecnico di un esperto. Nella sua postazione così esordiva Gaetano Coppi che poi divenne Presidente della federazione Sport Invernali. Ospitò anche, di nascosto, il Ct della Valanga Azzurra, Mario Cotelli che preferiva vedere tutta la gara dai monitor di Alfredo e non tratti di pista in esterna.

Un precursore

Abbiamo scritto precursore ed è vero poiché fu di sicuro il primo a inserire l’effetto della musica sotto i servizi. La colonna sonora del Film di Sergio Leone "Giù la testa", accompagnò lo storico servizio sulla vita dell’allora vincitore della coppa del mondo di sci Thoeni. Alfredo ha sempre spiegato che le musiche da Film erano adattissime per immagini così belle, accompagnavano e celebravano l’emozione del racconto. Verissimo, ed erano i primi anni 70. È stato anche un punto di riferimento nelle conduzioni. La sua Domenica sportiva era veramente una grande carrellata di sport in tutte le sue declinazioni. Sua l’idea di avere sempre dei campioni di tutte le discipline a commentare la Domenica. E lui in perfetto doppio petto passava dalla Napoli di Maradona allo sci con una naturalezza e semplicità imbarazzante. Quella Napoli di quegli anni magici che lui descrisse con le musiche di Pino Daniele. Amore e sentimento. Come era amore per la vela e il mare, sua altra ragione di vita. Una goletta di nome "Intrepido" era il suo sfogo marino, il suo stare al timone con la pipa in bocca quasi da racconto di Hemingway era una poesia, una delizia. "L’Intrepido" con Alfredo, durante l’estate, ospitava sempre qualche giorno gli sciatori azzurri e al timone vi era invece uno dei canadesi, Crazy Canacks, il discesista Dave Murray. Le imprese di Azzurra a Newport e poi a Freemantle, in Australia i suoi commenti alla Coppa America.

I primi anni Alberto Tomba e le sue medaglie olimpiche furono gli ultimi racconti di una carriera esemplare. Una carriera che lo ha visto andarsene in punta di piedi, silenzioso… maglione di cachemire a collo alto, scuro, la pipa spenta in bocca, un gesto con la mano come dire …a presto Guagliò.

Ciao Alfredo: Mario Cotelli, Fausto Radici, Leo David, Erwin Stricker, Bruno Nockler e Dave Murray ti stanno aspettando per altri racconti con tanta musica di sottofondo.