Mondiali sci, Malagò: "Cortina biglietto da visita strepitoso"

cortina 2021

Il presidente del Coni Giovanni Malagò, ospite di "Che tempo che fa" su Rai Tre, ha parlato anche dei mondiali di sci a Cortina: "E' molto tempo che ci manca l'oro, abbiamo molte possibilità, soprattutto le ragazze nonostante l'infortunio di Sofia Goggia. Siamo molto fiduciosi"

CORTINA 2021, SUPERG DONNE LIVE

"Facciamo vedere al mondo che i mondiali si fanno in un posto dove non c'è la neve artificiale, Cortina è un biglietto da visita strepitoso": così il presidente del Coni Giovanni Malagò, ospite di "Che tempo che fa" su Rai tre in collegamento da Cortina dove da lunedì prendono il via i mondiali di sci.

 

 "E' molto tempo che ci manca l'oro - ha aggiuntop il n.1 del Coni - abbiamo molte possibilità, soprattutto le ragazze nonostante l'infortunio di Sofia Goggia. Siamo molto fiduciosi. Organizzazione perfetta, atmosfera meravigliosa, anche se non c'è il pubblico. Questi mondiali sono un segnale fondamentale per il nostro Paese". 

 

 

"Erano 4 volte che ci si candidava con Cortina e non si riusciva ad avere credito - ha aggiunto - L'assegnazione dei mondiali è stato un passaggio fondamentale per ottenere le olimpiadi. Sono passati tre governi, tre tra sottosegretari e ministri, e tutti confermato fiducia". 
 

"Il prossimo ministro dello sport? Non sono in questa competizione - ha sottolineato Malagò - mi sono impegnato a ricandidarmi. Al prossimo ministro vorrei chiedere che ci sia rispetto per l'ordinamento internazionale e per il mondo dei volontari". 
 

Malagò ha poi parlato della proposta di vaccinare gli atleti che parteciperanno ai Giochi di Tokyo: "Lo sport non può chiedere canali privilegiati - le sue parole - lo può fare la politica, parliamo di qualche centinaio di atleti che devono difendere il nome del Paese. Credo che una riflessione il governo la debba fare. Molti paesi in questo senso già si sono portati avanti". 
 

Quanto alla possibile riapertura degli impianti da sci in zona gialla dal prossimo 15 febbraio, il presidente del Coni sottolinea che "lo sport è molto ferito però non ha mollato. Dobbiamo ricominciare. Il via allo sci il 15 febbraio è un grande segnale".