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Mondiali da "Vertigine", i 223 gradini per arrivare alla partenza della discesa

cortina 2021

Le prove di discesa sono state anche un'occasione per mostrare la curiosa struttura che porta alla partenza della nuova pista "Vertigine", realizzata nel 2017 in previsione di questi mondiali

PROVE DISCESA, I RISULTATI

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"Forse è meglio se per domenica pigliamo un elicottero per arrivare sin quassù", si sono detti scherzando l'azzurro Dominik Paris e lo svizzero Beat Feuz, amici per la pelle fuori pista ma fortissimi rivali in gara, dopo esser arrivati alla partenza della Vertigine per la prima prova cronometrata in vista della discesa iridata di domenica Per arrivarci, in cima ad un ripidissimo pendio ai piedi della Tofana, bisogna infatti far ben 223 gradini: la gran parte sistemati con solidi tubolari e gli ultimi scavati nel ghiaccio.

Le caratteristiche della Vertigine

Insomma, pare uno di quei faticosi pellegrinaggi penitenziali per raggiungere la chiesetta del santo protettore. E comunque anche come riscaldamento degli e atleti è sicuramente un esercizio non da poco. Questo non solo per gli atleti ma anche e forse soprattutto per gli skimen, molti dei quali solitamente portano a spalle gli sci degli atleti - almeno 15 kg - e altro materiale. Del resto solo con questi 223 gradini si arriva ai 2.400 metri di altezza da cui poi si snoda per 2.740 metri la micidiale pista Vertigine, davvero nomen omen, che finisce a quota 1.560. Con la seggiovia si arriva sino al rifugio Pomedes e poi, sulla destra guardando la Tofana, si comincia a salire scalino dopo scalino. Quella degli scalini per avere partenze ripide e lunghezze adeguate di pista non è una novita'. Era già successo ai Mondiali di St. Moritz dove però i gradini erano parecchi di meno, un passeggiata.