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Matteo Franzoso è morto a Santiago del Cile dopo l'incidente di due giorni fa in pista

cile

Lo sciatore azzurro Matteo Franzoso era in coma da due giorni dopo la caduta in allenamento sulla pista La Parva, a 50 km da Santiago del Cile. Avrebbe compiuto 26 anni martedì 16 settembre. Il presidente della Fisi, Flavio Roda: "Una tragedia. È necessario fare tutto il possibile perché non si ripetano più episodi simili". Il ministro dello Sport, Andrea Abodi: "Moltiplichiamo il nostro impegno". Il papà di Matilde Lorenzi, scomparsa meno di un anno fa in un altro incidente: "Manca la cultura della sicurezza"

Lucrezia Lorenzi: "E' arrivato il momento di fermarsi"

Lucrezia Lorenzi è la sorella di Matilde Lorenzi, altra sciatrice azzurra scomparsa meno di un anno fa per una caduta in allenamento. Lucrezia ha postato questo messaggio attraverso una storia su Instagram dopo la notizia della morte di Matteo Franzoso: "E' arrivato il momento di fermarsi. Le parole 'fatalità' e 'disgrazia' non sono presenti nel vocabolario di un atleta professionista. Non si può partire per andare a sciare e non tornare più a casa... Ciao Matte, salutami tanto la mia Mati"

Le condoglianze dell'Ambasciata Italiana in Cile

Dopo il suo incidente in allenamento, la famiglia di Franzoso aveva raggiunto immediatamente Santiago del Cile per stare vicino a Matteo

Il cordoglio della FIS e di Lindsey Vonn

Il messaggio della Federazione Internazionale Sci e Snowboard sul proprio profilo Instagram, al quale si è associata anche la campionessa americana: "RIP Matteo", ha scritto in un commento aggiungendo tre cuori spezzati

Adolfo Lorenzi: "Eravamo amici di famiglia, manca cultura della sicurezza"

Un destino purtroppo comune, quello di Matteo Franzoso e Matilde Lorenzi, altra giovane sciatrice scomparsa meno di un anno fa per una caduta in allenamento. La tragedia si è così ripresentata nella famiglia di quest'ultima, come confessa all'Ansa Adolfo Lorenzi, papà di Matilde: "Siamo amici di famiglia. Manca la cultura della sicurezza, non c'è ancora la capacità di analizzare una situazione e di valutare i rischi esistenti su una pista in merito alle condizioni meteo, al tracciato e alle condizioni della pista".  Dallo scorso inverno la famiglia Lorenzi è impegnata nella Fondazione che porta il nome della giovane atleta azzurra ed è impegnata sulla sicurezza in pista. "Non coinvolgerei il caso. A parere nostro, noi abbiamo iniziato da dicembre a lavorare incessantemente sulla sicurezza, in particolare negli allenamenti perché in gara c'è un'attenzione particolare, mentre le fasi di allenamento sono sottovalutate". Sia Matilde Lorenzi che Matteo Franzoso erano cresciuti allo Sci Club del Sestriere

Bruno: "Tragedia mix tra fatalità e velocità"

Giovanni Bruno a Sky Sport 24 ha commentato la notizia della morte di Franzoso, ponendo l'accento sulle condizioni di sicurezza nelle piste di allenamento

Ghedina: "Serve più sicurezza sulle piste"

All'Ansa, l'ex sciatore ha ricordato Franzoso: "Ci avevo parlato qualche volta, si capiva subito che era un ragazzo solare e intelligente. Si era laureato, fare sport agonistico e studiare in Italia è dura. Alla notizia della sua morte ho provato una profonda fitta di dolore". Non solo gli sci più veloci rispetto al passato, per Ghedina è necessario anche intervenire sulle piste: "Non so cosa sia successo a Matteo, su quelle piste mi sono allenato anche io in passato. Forse ha preso una traiettoria sbagliata uscendo dal salto, non so... Ma bisogna aumentare le via di fuga e lavorare sulle piste di allenamento estive, le più pericolose. Già preparare una pista di Coppa è impegnativo, comporta settimane di lavoro. Ma in allenamento, in qualsiasi pista, ci pensano allenatori e qualche addetto locale"

Abodi: "Moltiplichiamo l'impegno per evitare queste tragedie"

Il ministro dello Sport, Andrea Abodi, ha commentato sul suo profilo X la notizia della morte di Franzoso: "Abbiamo sperato e pregato perché Matteo Franzoso ce la facesse, purtroppo se n'è andato, alla vigilia del suo ventiseiesimo compleanno, per un tragico incidente mentre praticava il suo amato sport. Di fronte a tanto dolore non servono altre parole. Pensiamo solo a moltiplicare l'impegno per fare ancora di più per cercare di evitare queste tragedie. Un abbraccio alla famiglia di Matteo e a quella della Fisi"

Terzo incidente mortale in meno di un anno

La tragica morte di Matteo Franzoso segue quella di Matilde Lorenzi, avvenuta il 28 ottobre 2024 a Bolzano. La 19enne, considerata una promessa dello sci azzurro, era caduta durante un allenamento di gigante sulla pista Grawand della Val Senales. Lo scorso marzo è venuto a mancare il 18enne Marco Degli Uomini, impegnato sul Monte Zoncolan come apripista di una gara di SuperG dei campionati regionali, categoria Children

Ghedina: "I nuovi sci sono troppo veloci, vanno cambiati"

Interpellato telefonicamente dall'Ansa, l'ex discesista e oggi  maestro di sci ha parlato della necessità di ridurre il rischio per gli atleti: "Se facessi discesa libera ancora oggi, confesso che non vorrei mai che i nuovi sci venissero cambiati, danno l'adrenalina della velocità. La verità però è che sono troppo veloci, specie in curva. Ed è ora di cambiarli. Impattare un muro o un albero può essere mortale a 40/50 km all'ora. In allenamento andiamo anche a 120, eliminare del tutto il rischio non è possibile, ma bisogna fare qualcosa"

Le condoglianze della Guardia di Finanza

Franzoso apparteneva alle Fiamme Gialle, il gruppo sportivo della Guardia di Finanza, che così ricorda il suo atleta

Il cordoglio del Genoa

Tra i primi messaggi di condoglianze per la scomparsa di Franzoso c'è quello del Genoa, la squadra tifata dal ragazzo nato proprio nel capoluogo ligure

Franzoso era in Cile per allenarsi insieme agli altri velocisti azzurri

Franzoso era arrivato a La Parva il 6 settembre per la sessione di allenamenti sulla neve assieme agli altri velocisti Mattia Casse, Florian Schieder, Guglielmo Bosca, Christof Innerhofer, Benjamin Alliod, Nicolò Molteni, Marco Abbruzzese e Giovanni Franzoni. A loro si era aggiunto anche Dominik Paris.

I soccorsi, il trasporto in ospedale e il coma farmacologico

Raggiunto immediatamente grazie all'elisoccorso, sabato 13 settembre l'azzurro delle Fiamme Gialle era stato subito ricoverato nel reparto di terapia intensiva e indotto al coma farmacologico. Col passare delle ore, però, il fisico di Franzoso non ha retto ai danni creati dal trauma.

Roda, presidente Fisi: "Staremo vicini alla famiglia di Matteo"

Il presidente Fisi si rivolge poi a tutti gli atleti: "In questo momento triste e doloroso voglio dire a tutti gli atleti e tecnici, di tutti gli sport, che la Federazione è al loro fianco e che troveranno tutto il supporto necessario - ha aggiunto il presidente della Fisi - Chiedo il massimo del rispetto per la famiglia di Matteo, alla quale staremo vicini per tutto quanto sarà necessario". Il presidente federale, il Consiglio Federale, tutti gli atleti, i tecnici e lo staff sono in lutto per la prematura scomparsa di Matteo Franzoso e si stringono alla famiglia in questi giorni di dolore

Roda, presidente Fisi: "Una tragedia per il nostro sport"

"Una tragedia per la famiglia e per il nostro sport - ha detto il presidente Fisi, Flavio Roda -, un dramma che ci riporta allo stato d'animo di poco meno di un anno fa, quando scomparve Matilde Lorenzi. Si rivela assolutamente necessario fare tutto il possibile perché non si ripetano più episodi del genere"

La dinamica della caduta fatale in Cile

Franzoso sabato 13 settembre è caduto durante un allenamento sulla pista di La Parva, a 50 km da Santiago del Cile. L'azzurro ha affrontato male il primo, piccolo salto del tracciato di allenamento, finendo sbalzato in avanti verso le reti. Ha oltrepassato due file di reti e ha sbattuto contro la staccionata posizionata 6-7 metri fuori dal tracciato.

Chi era Matteo Franzoso: la carriera

Nato a Genova il 16 settembre del 1999, Matteo Franzoso aveva 25 anni (ne avrebbe compiuti 26 domani). Faceva parte del gruppo sportivo delle Fiamme Gialle. Genovese ma cresciuto sciisticamente al Sestriere, a livello giovanile Franzoso era stato quarto in discesa ai Campionati Mondiali junior di Narvik, nel 2020. Aveva esordito in Coppa Europa il 13 dicembre 2017, e la sua prima e unica vittoria nel circuito risale al superG del 29 novembre 2021 a Zinal, in Svizzera. Nella stessa stagione, Franzoso aveva fatto il suo esordio in Coppa del mondo, il 17 dicembre, nel superG della Val Gardena. Sono diciassette le sue presenze nel circuito maggiore (11 superG e 6 discese), nelle quali ha fatto registrare il 28/o posto nel superG di Cortina d'Ampezzo del 28 gennaio 2023 quale miglior risultato. Sempre nel '23 aveva vinto il titolo italiano nella combinata. L'ultima partenza in Coppa risale alle gare norvegesi di Kvitfjell dello scorso marzo. In carriera aveva centrato per due volte la top 30 in una gara di Coppa del Mondo di SuperG: la prima nel gennaio 2023 a Cortina (28esimo), la seconda lo scorso febbraio a Crans Montana (30esimo)

Sci, è morto l'azzurro Matteo Franzoso: aveva 25 anni

È morto a Santiago del Cile Matteo Franzoso. A darne la notizia i medici locali, che hanno informato la commissione medica FISI e il Presidente federale. Il 25enne sciatore azzurro non ha superato le conseguenze del trauma cranico e del conseguente edema cerebrale che si era creato dopo la caduta avvenuta sabato 13 settembre durante un allenamento sulla pista di La Parva, a 50 km dalla capitale cilena

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