Prada Cup, Luna Rossa torna a regatare: storia di una battaglia fuori dall'acqua

Vela
Guido Meda

Guido Meda

Dopo il mini lockdown di Auckland, con una vera battaglia fuori dall'acqua che ha portato con sé una campagna offensiva nei confronti degli italiani, Luna Rossa torna finalmente a regatare. Le schermaglie restano a terra. Nuovo appuntamento stanotte alle 4 con la Finale di Prada Cup contro gli inglesi di Ineos: gara-5 e gara-6 in diretta su Sky Sport America's Cup (canale 205) e Sky Sport Uno (canale 201)

LUNA ROSSA VS INEOS: IL CALENDARIO 

Ecco, alle 4 di questa notte con Luna Rossa si torna in acqua contro gli inglesi. È finito il minilockdown di Auckland, sulle cui conseguenze gli organizzatori neozelandesi (ACE - Americas Cup Event) hanno cercato di manovrare in maniera discutibile e purtroppo anche offensiva nei confronti degli italiani, generando una campagna stampa contro i nostri immeritata e sgradevole. L’ACE , che di fatto è un ente di supporto logistico e commerciale, ha chiesto di sospendere le regate e di rinviarle a fine mese, anche oltre il limite del calendario previsto dal protocollo della Coppa (che è sacro), ma senza ragioni palusibili che non fossero quelle dell’interesee economico. Il COR (l’entità che rappresenta lo sfidante, cioè Luna Rossa) dal canto suo ha ingaggiato la propria battaglia chiedendo invece di non rinviare, invocando il rispetto delle regole e del calendario e impegnandosi  a sua volta a rispettare i protocolli di sicurezza del paese. Se si possono fare gli allenamenti in acqua, se il Royal Yacht Club New Zealand ha ripreso a fare le sue regate di circolo, perchè -  ha chiesto il Cor - non si possono fare le regate della Prada Cup? Agli inglesi andava bene rinviare ovviamente; è comprensibile, sono sotto 4 a 0 e vorrebbero avere tempo per migliorare e magari auspicare in condizioni più adatte a loro. Così si sono accodati con discrezione alle istanze dell’ACE. 

Ha avuto ragione la determinazione del COR, si torna in acqua. Una delle tante battaglie di cui è costellato tradizionalmente il cammino della Coppa America è vinta. Da qui peró si capisce come per stare in gioco servano i nervi saldi, serva saper resistere alla pressione, essere impermeabili alle provocazioni, indifferenti alle offese, capaci di rispondere ai soprusi. Non è bello peró che, con quello che abbiamo passato con la pandemia, ci accusino di insensibilità nei confronti di un popolo mentre invece ci avrebbero lasciati a terra ad aspettare più per tutelare interessi che per la salute pubblica. Salute pubblica che, detto per inciso, in questo minilockdown ha fatto i conti con... 3 casi di Covid . 

Intendiamoci, in Nuova Zelanda hanno adottato un metodo straordinariamente efficace per fermare la pandemia da cui sono sostanzialmente liberi, ma non c’è un nesso con la sospensione delle regate. Quindi, la domanda, tendenziosa, che alcuni si pongono è un’altra : non sarà che dopo aver visto Luna Rossa regatare ed evolvere è cresciuto il timore di entrambi gli avversari. Tanto da unirli tra loro nel timore e nelle azioni? Il COR cita Andreotti: a pensare male si fa peccato, ma spesso si indovina. Sarebbe gustoso essere temuti, disgustoso essere boicottati. Da domani notte si torna a giocare sull’acqua, con lo sport. Si tratta di andare avanti, di fare vela, di farla al meglio, di fare in modo che vinca il migliore, chiunque sia. Mentre le battaglie e le strumentalizzazioni restano a terra. Fino alla prossima mossa.