Basket, rotta verso i playoff: comincia la corsa all'oro
BasketPIETRO COLNAGO racconta come sarà la post-season: mai come in questa stagione, se si fa eccezione per il primato consolidato di Siena, la lotta per le altre posizioni vive nell'assoluta incertezza. E non si escludono sorprese
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di PIETRO COLNAGO
Puntuale come le rondini a primavera, ecco che anche in questa stagione il basket italiano mostra la sua faccia più bella e attesa: si tratta, per tutte le squadre, di alzare finalmente la testa dopo quattro mesi di duro lavoro per capire a che punto si trovano in classifica e in che cosa possono ancora sperare da qui alla fine della regular season. C'è chi deve pensare alla salvezza, chi a trovare un posto tra le prime otto per giocarsi i playoff e chi ancora, già sicura di una sedia al tavolo della postseason, desidera arrivare il più in alto possibile nella griglia.
E anche quest’anno, addirittura in maniera più marcata ed evidente che gli anni scorsi, la corsa all'obiettivo finale racchiude più incertezze che mai. L'unica cosa certa, infatti, è che Siena avrà il vantaggio del campo fino all’ultima partita di finale mentre per tutte le altre il futuro è ancora tutto da decidere. Partendo dalla vetta della classifica: dietro alla Montepaschi ci sono tre squadre che ambiscono al posto di damigella d’onore, con la stessa determinazione ma con diverso background.
Roma è l’avversaria storica dei toscani, uscita sempre sconfitta però nella serie finale: rispetto all'anno scorso ha cambiato proprio tutto, compreso il coach in corso d’opera. E’ una squadra, quella "governata" da Nando Gentile, che ha centimetri, muscoli e talento ma che molto spesso non riesce a trovare il giusto mix di concretezza ed energia.
Alla Lottomatica sperano che Becirovic, il vero leader del quintetto, ritrovi la salute fisica e la verve di inizio stagione, che Brezec, Gigli, Hutson, Gabini e Tonolli recuperino la durezza fisica che serve per la volata finale, che Jaaber continui a fare canestro e che Jennings, il baby fenomeno, cresca per presenza e personalità. Il tutto, unito alla leadership che Gentile si è guadagnato in questi mesi, potrebbe portare Roma a ripetersi.
La Virtus, intesa come Bologna, sembra essere la sua avversaria diretta: tra alti e bassi la squadra di Boniciolli sembra aver ritrovato quell’intensità necessaria per vincere i molti scontri diretti che si trova in calendario in questo finale di stagione. E la leadership di Boykins, che ha trovato la sua giusta dimensione anche all’interno della pallacanestro europea dopo aver passato la prima metà di stagione a cercare di adattarsi alla nuova realtà, è garanzia di successo.
Teramo è la sorpresa che vuole diventare realtà: poca esperienza di playoff ma grande spirito di squadra con un supporto di tifoseria unico nel suo genere. Oltre ad essere la squadra che gioca meglio è anche quella che ha più entusiasmo. E questo può fare la differenza.
Dietro a loro altro gruppo di squadre che può aspirare alle zone alte della classifica: Milano e Treviso, nobili decadute che stanno tornando alla ribalta con molti sforzi; Cantù, Biella, Montegranaro e Pesaro che invece, chi per un motivo chi per un altro, cercano in questa volata finale la soddisfazione di un’intera stagione: per loro entrare nella postseason sarebbe come aver già vinto lo scudetto.
Anche in basso la lotta è apertissima: Udine e Ferrara, Rieti e Bologna, ma anche Caserta e Avellino non possono permettersi passi falsi. Il treno per l'A/2 è un vagone a due posti e chi scommette con noi che fino alla fine sarà lotta acerrima?
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Puntuale come le rondini a primavera, ecco che anche in questa stagione il basket italiano mostra la sua faccia più bella e attesa: si tratta, per tutte le squadre, di alzare finalmente la testa dopo quattro mesi di duro lavoro per capire a che punto si trovano in classifica e in che cosa possono ancora sperare da qui alla fine della regular season. C'è chi deve pensare alla salvezza, chi a trovare un posto tra le prime otto per giocarsi i playoff e chi ancora, già sicura di una sedia al tavolo della postseason, desidera arrivare il più in alto possibile nella griglia.
E anche quest’anno, addirittura in maniera più marcata ed evidente che gli anni scorsi, la corsa all'obiettivo finale racchiude più incertezze che mai. L'unica cosa certa, infatti, è che Siena avrà il vantaggio del campo fino all’ultima partita di finale mentre per tutte le altre il futuro è ancora tutto da decidere. Partendo dalla vetta della classifica: dietro alla Montepaschi ci sono tre squadre che ambiscono al posto di damigella d’onore, con la stessa determinazione ma con diverso background.
Roma è l’avversaria storica dei toscani, uscita sempre sconfitta però nella serie finale: rispetto all'anno scorso ha cambiato proprio tutto, compreso il coach in corso d’opera. E’ una squadra, quella "governata" da Nando Gentile, che ha centimetri, muscoli e talento ma che molto spesso non riesce a trovare il giusto mix di concretezza ed energia.
Alla Lottomatica sperano che Becirovic, il vero leader del quintetto, ritrovi la salute fisica e la verve di inizio stagione, che Brezec, Gigli, Hutson, Gabini e Tonolli recuperino la durezza fisica che serve per la volata finale, che Jaaber continui a fare canestro e che Jennings, il baby fenomeno, cresca per presenza e personalità. Il tutto, unito alla leadership che Gentile si è guadagnato in questi mesi, potrebbe portare Roma a ripetersi.
La Virtus, intesa come Bologna, sembra essere la sua avversaria diretta: tra alti e bassi la squadra di Boniciolli sembra aver ritrovato quell’intensità necessaria per vincere i molti scontri diretti che si trova in calendario in questo finale di stagione. E la leadership di Boykins, che ha trovato la sua giusta dimensione anche all’interno della pallacanestro europea dopo aver passato la prima metà di stagione a cercare di adattarsi alla nuova realtà, è garanzia di successo.
Teramo è la sorpresa che vuole diventare realtà: poca esperienza di playoff ma grande spirito di squadra con un supporto di tifoseria unico nel suo genere. Oltre ad essere la squadra che gioca meglio è anche quella che ha più entusiasmo. E questo può fare la differenza.
Dietro a loro altro gruppo di squadre che può aspirare alle zone alte della classifica: Milano e Treviso, nobili decadute che stanno tornando alla ribalta con molti sforzi; Cantù, Biella, Montegranaro e Pesaro che invece, chi per un motivo chi per un altro, cercano in questa volata finale la soddisfazione di un’intera stagione: per loro entrare nella postseason sarebbe come aver già vinto lo scudetto.
Anche in basso la lotta è apertissima: Udine e Ferrara, Rieti e Bologna, ma anche Caserta e Avellino non possono permettersi passi falsi. Il treno per l'A/2 è un vagone a due posti e chi scommette con noi che fino alla fine sarà lotta acerrima?