Olimpia-Scariolo, è divorzio. "Mi assumo la responsabilità"

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Dopo la sconfitta ai playoff contro Siena, la squadra di Milano e il suo coach hanno deciso consensualmente di non proseguire il loro rapporto. "Non abbiamo raggiunto gli obiettivi fissati, ci metto la faccia. Giusto che ci provi qualcun altro"

La notizia era nell'aria ma adesso è arrivata anche l'ufficialità: Sergio Scariolo non sarà l'allenatore di Milano nella prossima stagione. Un divorzio annunciato dopo l'eliminazione al primo turno dei play-off contro Siena, dove l'Olimpia - avanti nella serie 2-0 - è uscita sconfitta in gara 7 per 4-3.

"La Pallacanestro Olimpia EA7 - Emporio Armani Milano e il capoallenatore Sergio Scariolo hanno deciso consensualmente di non proseguire il rapporto in scadenza il 30 giugno 2013 - si legge in una nota - L'Olimpia e il coach si formulano reciprocamente i migliori auguri per il futuro".

Scariolo era stato ingaggiato nell'estate 2011, chiudendo la prima stagione al secondo posto prima di perdere la finale scudetto sempre contro la Mens Sana. In Eurolega Milano si era spinta fino alle Top16, eliminata invece in semifinale in Coppa Italia. Quest'anno le cose erano andate peggio: 4° posto in regular season e la già citata sconfitta al primo turno, fuori nel girone iniziale in Eurolega e nei quarti in Coppa Italia.

"Quest'anno non abbiamo raggiunto gli obiettivi fissati, e come ho sempre fatto, ci metto la faccia e mi assumo la responsabilità che il mio ruolo comporta - commenta Sergio Scariolo - Non so se fosse possibile trovare altre motivazioni per convincere tutti a mettere sempre e comunque l'interesse della squadra davanti a quello individuale: posso assicurare che ci ho provato con tutte le mie forze, ma non ci sono riuscito". L'ormai ex coach di Milano parla di "fragilità mentale che non siamo mai riusciti a sconfiggere del tutto. E' quindi giusto che ci provi qualcun altro, utilizzando anche l'esperienza di quest'anno e dopo aver apportato le opportune correzioni all'organico".

Secondo Scariolo "abbiamo commesso un grave errore costruendo questa squadra, che è cambiata rispetto all'anno scorso molto più di quanto originariamente avremmo voluto: guardare più al talento offensivo dei giocatori che alla loro compatibilità e attitudine difensiva. La squadra è risultata fin dall'inizio estremamente carente proprio nei due aspetti del gioco imprescindibili per giocare di squadra e competere al massimo livello: il passaggio e la qualità difensiva".