Finale di Supercoppa, sarà sfida Milano-Avellino

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Nelle semifinali l'Olimpia stende Cremona 109-87 dopo i primi due quarti combattuti e vola in finale. Troverà gli irpini che hanno sconfitto Reggio Emilia 74-72 con una tripla sulla sirena di Ragland, miglior realizzatore con 18 punti

Una tripla di Ragland sulla sirena spedisce Avellino in finale della Supercoppa italiana, trofeo che apre la stagione del basket tricolore. Il playmaker americano, con la squadra irpina sotto 72-71, ha realizzato un tiro da tre punti in condizione di precario equilibrio dopo l'ultimo time out di coach Sacripanti ed eliminato i detentori della coppa (74-72). "E' stata la zampata del campione - la carezza di Sacripanti - sono fortunato ad averlo in questa fase di carriera perché ha capito l'importanza di essere leader".

Ragland con 18 punti è stato il miglior marcatore della gara, assieme ad Achille Polonara che con gli ultimi due tiri liberi a 2" dal termine aveva dato un minimo vantaggio agli emiliani. "Potevamo chiuderla prima - commenta con un pizzico di amarezza l'allenatore di Reggio Emilia Max Menetti - ma non ci siamo riusciti per alcune palle perse e per altri dettagli che in questa fase della stagione ci possono stare. Un vero peccato".

Cremona dura due quarti, poi valanga Olimpia - Milano batte Cremona 109-87 e raggiunge in finale Avellino. L'Olimpia prende il largo dopo i primi due quarti equilibratissimi, con le squadre punto a punto per tutti e 20 i minuti. La prima metà della partita si chiude col punteggio di 52-50 in favore di Cremona. Un match davvero aperto, che ha regalato spettacolo e continui ribaltamenti. Nel terzo quarto, lo strappo di Milano: un parzialone di 18-2 scava il solco con Cremona, che non riesce più a colmarlo. Per l'Armani nel terzo periodo 7/17 da tre, ma è la difesa la chiave che mette sui binari giusti la partita: 0/5 dall'arco per Cremona. Il parziale è di 27-9, a un solo quarto dalla fine il punteggio è di 77-61 per Milano, con 18 punti di Simon. L'ultimo parziale è solo per le statistiche: l'Olimpia raggiunge i 20 punti di vantaggio, e chiude sul 109-87. A Cremona non bastano i 18 di Turner, per Milano in grande spolvero, oltre a Simon, Sanders con 17 punti e Hickman con 15.

"Milano è forte ma noi faremo di tutto per alzare questi trofeo", la carica del coach di Avellino Pino Sacripanti. "Loro sono una squadra collaudata, con tanti muscoli e grande tecnica. Dovremo essere seri e concentrati dal primo minuto per vincere", la replica dell'allenatore dell'EA7 Repesa. A fare un pronostico super partes ci pensa Cesare Pancotto, 33 anni di esperienza e coach di Cremoma: "L'ago della bilancia è leggermente spostato verso Milano: gioca in casa e ha un roster lungo per sopportare le due partite ravvicinate. Ma le finali fanno sempre storia a sé".