Migliore in tutta Europa per percentuale al tiro da tre punti e per quella ai liberi dove è praticamente perfetto. Gigi Datome ad oggi è l’acquisto più importante della nuova Olimpia di cui è diventato leader con il suo esempio. Mai in carriera le sue percentuali erano state così alte
Non è necessario essere quello che mette sul tabellino più punti degli altri per essere l’MVP di una partita, non serve essere quello che alza il volume della voce per essere il leader della squadra. Gigi Datome non rientra in nessuno di questi due tipi di giocatori, è semplicemente l’uomo che decide spesso le partite con le giocate giuste al momento giusto, semplicemente l’uomo che Milano e Messina hanno voluto al centro del progetto Olimpia per raggiungere gli obiettivi prefissati all’inizio della stagione. Per Gigione questo però non é un ruolo nuovo: parentesi NBA a parte, lui leader lo è sempre stato, dai tempi di Roma quando ancora giovane contribuì in prima persona a portare la squadra in finale scudetto, passando per Istanbul dove diventò dopo poche partite l’uomo di fiducia di un coach come Obradovic e un punto di riferimento per i suoi compagni sempre senza essere quello che giocava più minuti e più palloni di tutti, senza dimenticare la nazionale di cui è diventato capitano più per meriti che per presenze. E a Milano sta accadendo la stessa cosa: i numeri sono lì a dimostrarlo: in soli 15 minuti di media segna 10,1 punti a partita ma tira con il 62,5% dalla linea dei tre punti, il migliore di tutti sia in campionato che in Eurolega e con il 100% ai liberi, e qui è facile dedurre che meglio di lui non ha fatto nessuno. Leader silenzioso, giocatore che guida con l’esempio e, cosa da non sottovalutare, quello che spesso fino ad ora ha tolto dagli impicci la sua squadra con una giocata.