Basket, Spagna-Italia 84-87: gli highlights dell'amichevole

highlights

Christian Giordano

Buona anche la seconda e ultima amichevole. Dopo la Georgia a Trento, l’Italia vince anche a Madrid contro la Spagna. La nazionale vola a Miami per due giorni di allenamenti in Florida. Martedì 2 luglio il debutto contro il Bahrain al Preolimpico a San Juan di Portorico (diretta su Sky Sport e in streaming su NOW alle 23.30 italiane)

No, non era un’amichevole. Anzi sì, lo era ma Spagna-Italia non può esserlo mai fino in fondo. Non del tutto. Specie a cinque giorni dalla lezione di calcio subIta dagli azzurri di Spalletti all’Europeo. E neanche a 592 da quel quasi speculare, bruciante 84-88 subito dagli azzurri – anche quelli del Poz – a Pesaro nelle qualificazioni mondiali.

Melli trascinatore

Al WiZink Center, casa da oltre 15.000 posti del Real Madrid in Eurolega, anche stavolta c’è voluto un overtime, solo che a spuntarla (84-87) è stata l’Italia. E a subirla la lezione, specie difensiva, è stata la super Spagna di Sergio Scariolo. Nella serata cominciata col tributo dell’hidalgo Marc Gasol, nove podi con le Furie rosse, lo storico titolo NBA ai Raptors, che a inizio stagione aveva dato il suo adiós al baloncesto, l’Italia parte forte. A Trento, subito 8-0 di parziale georgiano. Qui, 7-1 dell’Italia con un Nick Melli dominante su entrambe le metà campo: nella sua stoppa che è un piacere, dall’altra conclude. Fresco di ritorno (ufficiale) al Fener, a inizio primo e terzo quarto è al capitano che gli azzurri si aggrappano. Peccato il secondo fallo tecnico (dopo quello nel primo tempo) che costa a lui l’espulsione, sul +5 Italia (73-78) a 4’04” dalla fine del supplementare e agli Azzurri un finale più da batticuore.

Le scelte del Poz

Senza gli infortunati, Simone Fontecchio, Gabriele Procida e Matteo Spagnolo, e senza più i veteranissimi Hackett e Belinelli, il Poz parte con questo quintetto: Spissu, Tonut, Melli, Polonara e Petrucelli. Alla vigilia, ci si aspettava avesse più spazio Awudu Abass, che alla prima in Eurolega aveva iniziato la stagione in borghese, e in gara-4 di finale-scudetto l’ha finita partendo titolare. "Abi" (uno dei cavalieri che fecero l’Impresa a Belgrado 2021) è però uno dei quattro "nuovi di ritorno" che il Ct sta (re)inserendo per riprodurre quell’alchimia e fluidità di gioco avute negli ultimi due anni. Gli altri sono, neanche a dirlo, il Gallo – alla fine stremato e autore di una gran partita che le cifre non rendono, Nico Mannion e John Petrucelli. Il Poz e il suo staff ci stanno lavorando e piano piano li porteranno a regime.

La fame di azzurro del Gallo

Il Gallo, invece, in scadenza (30 giugno) con Milwaukee, è a caccia di un contratto NBA. E dopo due anni da quel maledetto infortunio al ginocchio con la Georgia che forse gli è costato pure la chance di titolo ai Celtics, ha una spaventosa fame di azzurro. Decisivo, e freddissimo, anche nel concitato finale, con un due su due dalla lunetta pesantissimo. È lui, oltre a capitan Melli e al venerabile maestro Gigi Datome in tuta “dirigenziale” in panca la chioccia di un gruppo giovane e affiatato, che si sbatte in difesa e crea tiri puliti dagli angoli. Se solo la critica glieli riconoscesse. Il Poz, alla fine, ha liberato il vero Poz che alberga in sé e ha dato ragione al collega Spalletti post-miracolo croato: guardate, guardiamo anche le prestazioni, non solo i risultati. Fosse facile.

Spagna senza Brown, Hernangomez top scorer

Il Preolimpico (Bahrain il 2 luglio h23,30 italiane, Portorico venerdì 5 alle nostre h2,30, sempre diretta Sky Sport e in streaming su NOW) incombe. Ci arriviamo dopo una vittoria vera, sporca, intensa. Mal arbitrata, ma per entrambe. L’Italia ha cominciato difendendo bene e tirando male, e ha finito continuando a difendere anche se concedendo troppo e però migliorando le percentuali nel tiro da fuori. Questa Italia, nel bene e nel male, vive su quelle certezze. Vero, la Spagna non aveva Lorenzo Brown, arrivato in ritiro solo la vigilia. Ma con i grandi vecchi (Rudy Fernández, Sergio Llull) è sempre rimasta in partita. "Willy" Hernangómez, top scorer con 23 punti, ci ha dato fastidio, più del fratellino Juancho.

Ora inizia il difficile per l'Italia

Ma gli Azzurri ne hanno dato a loro, a difesa schierata o in campo aperto, con Spissu e Tonut caldissimi, specie nel finale, i tuffi e la garra di Alessandro Pajola, il lavoro oscuro di “Pippo” Ricci. Quanto alla preparazione, gli Azzurri hanno finito in crescendo, come fa ben sperare il 5-0 di parziale in avvio d’overtime. Il bello e il difficile comincia ora. Le prime due del gironcino affronteranno in semifinale quelle del gruppo di Costa d’Avorio, Messico e Lituania. Finale il 7 luglio. Chi vince volerà a Parigi nel girone olimpico tostissimo con USA, Serbia e Sud Sudan. In fondo al Poz dei desideri? Esserci. Giocando, larrybrownianamente, "in the right way".